Durante l’ultimo consiglio comunale del 27 ottobre scorso abbiamo assistito ad un fatto increscioso,. Il consigliere di minoranza, Simone Dima ha abbandonato la sala consiliare durante una discussione.
É un fatto a cui non è la prima volta che assistiamo. É il famoso gioco delle parti. Chi è in maggioranza alcune volte travalica e si fa prendere la mano e le sue esternazioni vengono fraintese o capite bene. Capita che qualcuno o più di uno abbandoni i lavori del massimo organo collegiale della città.
Nel 2014 ad abbandonare l’assise fu l’attuale vicesindaco, Mauro Russo. Oggi è toccato all’ex vicesindaco e candidato sindaco uscito sconfitto dalle amministrative ultime scorse, Simone Dima. Come detto è il gioco della politica, delle frasi, delle risate e delle battute equivocate e mal capite. O forse capite benissimo.
Raggiunto al telefono il consigliere Dima ha laconicamente ha dichiarato
«Sono andato via perché ritengo che il comportamento del vicesindaco, che continuamente zittisce l’opposizione, sia irriguardoso nei confronti di tutti. Addirittura affermare dovete stare zitti non si può proprio sentire».
E ancora sul suo profilo Facebook lo stesso consigliere Dima, espone meglio il suo pensiero:
«Abbiamo chi si riempie la bocca parlando di partecipazione e palazzo di vetro dei cittadini quando poi in realtà con atteggiamenti arroganti e presuntuosi intima il silenzio ai consiglieri comunali di minoranza che espongono le proprie opinioni su argomenti importanti come le linee programmatiche di mandato».