15 novembre 2014 – Vi ricordate i cancelli a mare? Vi ricordate le risate dei turisti? Era metà luglio 2014. Ve lo ricordate. Una bagnante, alla ricerca di un po’ di frescura nello scendere una scalinata nella roccia aveva scoperto che il passaggio era stato ostruito da dei cancelli, come se qualcuno volesse proteggere il mare dai bagnanti selvaggi. Si scoprì dopo che qualcuno aveva interpretato male una disposizione della capitaneria di Porto che parlava però di cartelli e non di cancelli. Il danno però, ormai era fatto e i turisti ridevano. I cancelli si scoprì che fossero dieci e che erano costati undicimila euro provenienti dalle nostre tasse. I dieci cancelli sono stati il 12 novembre scorso oggetto della seconda interrogazione consiliare da parte della minoranza. Dopo aver scoperto chi ha autorizzato l’installazione dei cancelli per “garantire una maggiore sicurezza” affermò il Sindaco Marco Potì, si scopre che allo spreco non c’è mai fine. Non tutti e dieci i cancelli sono stati installati, ma tutti e dieci sono stati però pagati. Gli altri tre, non installati, dimorano in qualche deposito comunale, pronti ad essere dimenticati, ad essere nascosti sotto al tappeto, tanto la gente dimentica e domani, su Facebook ci sarà sempre un altro video inutile da condividere. Noi invece ci chiediamo quando l’interpretazione allegra della lingua italiana smetterà di prelevare denaro dalle tasse dei contribuenti di Melendugno e Borgagne.
Francesco Cappello
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