Buon Ferragosto. Riflessioni sul tracollo turistico 2023, riflessioni, cause e conseguenze

Siamo arrivati al 15 di agosto 2023. Come ogni anno ci permettiamo di augurarvi un buon ferragosto che sia più spensierato e rilassante possibile. Il nostro pensiero va a tutti quegli operatori che per lavoro passeranno una festività in modo diverso.

É un ferragosto strano questo. Sulle strade circolano poche auto e i turisti sono contati. Sembra fine agosto e non piena stagione dove tutti vanno in vacanza, anche chi non le meriterebbe, le ferie. Alla fine della stagione si conteranno i danni prodotti da questa stagione anomala data dalla scarsità delle presenze.

Da un mese a questa parte i più stimano raccontano il loro tracollo turistico. C’è chi parla di meno 20% e chi arriva a meno 50%. Ma al di là dei numeri bisogna tenere a mente alcune cose:

  1. La colpa del tracollo turistico salentino è dovuta ad una crisi economica e a un’inflazione galoppante che ha eroso quel poco di potere economico che avevano le famiglie. Andare in vacanza è dispendioso e l’unico modo per non accettare la crisi è non parlarne e prendersela con gli altri, ipotetici nemici dello stato economico che tirano a campare. La crisi economica probabilmente divamperà da settembre in poi quando ricominceranno le scuole, i trasporti faranno i conti con i costi del carburante, ecc;
  2. La colpa del tracollo turistico 2023 non è dovuta solo ed unicamente all’aumento dei prezzi. Le attività si sono solo dovute adeguare all’aumento che essi stessi subiscono, in primo luogo l’energia elettrica e l’aumento del carburante che pesano, e non poco, sull’aumento di tutta la filiera. É vero ci sono operatori che ne hanno approfittato ma è il mercato che sceglie. La signora che ha fatto pagare i piattini supplementari a Finale Ligure probabilmente ne “pagherà” le conseguenze in termini di esposizione mediatica. É anche vero che tutti dovremmo imparare a leggere e comprendere ciò che leggiamo.
  3. La colpa del tracollo turistico 2023 è dovuta anche all’aumento indiscriminato dei costi dell’energia. Le vacanze che duravano due settimane sarà sempre più un pallido ricordo, un privilegio per pochissimi. Le ferie si sono ridotte a 2-3 giorni, massimo una settimana per i più fortunati. E poi c’è la questione dei trasporti e relativi costi: il carburante in autostrada ha sfondato il tetto dei due euro. E la cartina di tornasole del prezzo medio alla pompa rimane quello che è: una cartina di tornasole per gli allocchi.
  4. La colpa del tracollo turistico 2023 in Salento è colpa nostra. Non abbiamo rotto la testa ai nostri rappresentanti politici per avere quelle infrastrutture che permettano al turista/ospite di arrivare da noi senza perdersi. Il turista che arriva a Lecce si ritrova catapultato in una situazione viaria da terzo mondo. Sui collegamenti interni poi è meglio stendere un velo pietoso. Avete mai chiesto ad un turista quale percorso sceglie per andare a Gallipoli, Castro o Santa Maria di Leuca? Ci siamo giocato tutto ciò che aveva prodotto il marchio Salento d’amare. Non solo ce lo siamo bevuto ma non ci siamo nemmeno evoluti e abbiamo pensato solo a spennare il turisti convinti che il trend non si sarebbe mai fermato.
  5. La colpa del tracollo turistico 2023 è anche colpa della stampa che quest’anno ha scelto la Romagna patria di tutti quei servizi di cui noi ci riempiamo la bocca ma che poi, in conclusione non abbiamo. É vero le acque della Romagna/Marche non sono cristalline come quelle salentine ma noi a parte il mare, che il buon dio o la Natura ci ha donato, cosa abbiamo creato per far sentire l’ospite come a casa?
  6. La colpa del tracollo turistico 2023 è colpa dei porti aperti. La crisi l’abbiamo intravista nel 2019 e anni precedenti, poi è arrivato il Covid-19, poi ci siamo illusi che tutto sarebbe tornato come e prima e questo è il risultato.
  7. La colpa del tracollo turistico 2023 è colpa dell’Albania. Il turista ha preferito saltarci e andare nel Paese delle aquile alla ricerca dell’economicità a tutti i costi anche se leggendo le recensioni che stanno apparendo sui vari portali di viaggio se il nostro dirimpettaio giocherà bene le sue carte ci farà un servizio coi fiocchi. Come si dice in Salento rimarremo “occhi chini e mani vacanti”.

Francesco Cappello

Leave a Reply