10 novembre 2015 – Il maggior sponsor dell’approdo del gasdotto TAP sulla spiaggia di San Foca è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. Lo ha ribadito a Bari stamane ad un convegno promosso dalla Cgil sull’innovazione e lo sviluppo del Mezzogiorno.
«Semplicemente no, perché siamo convinti che la soluzione individuata, dopo tante analisi, sia la migliore»
ha dichiarato il sottosegretario De Vincenti che probabilmente non sa neanche dove sia la spiaggia di San Foca, il cui iter è quasi giunto al termine e, quindi, bisogna portarlo avanti, a qualunque costo anche ignorando alcune problematiche legali legate al tracciato TAP, come fa notare il comitato NoTap che in un comunicato si chiede perché il sopracitato sottosegretario spinga tanto quest’opera “strategica”.
«Crediamo – scrive il comitato NoTap – che il sottosegretario abbia contezza della diffida della regione Puglia e della richiesta di annullamento in autotutela di tutti i permessi redatta dal Comune di Melendugno, infrangere la 353/2000 è reato penalmente perseguibile e TAP ha ottenuto maldestramente i permessi a costruire su aree vincolate da questa legge».
La norma citata vieta la costruzione di opere su terreni percorsi dal fuoco per dieci anni. E’ fortemente probabile che il sottosegretario De Vincenti riesca a tirar fuori dal cilindro una norma che superi la 353/2000,
«un bel decreto – continua il comitato – ad “grandeoperam” degno delle dittature da cui parte il gas del TAP».
Staremo a vedere.
Francesco Cappello