29 settembre 2015 – Nel comune di Taio in Val di Non, provincia di Trento il Sindaco e due assessori hanno aderito ad un’iniziativa dell’associazione Gsh e hanno provato, per una sola ora, “l’ebbrezza” di passeggiare con sedie a rotelle manuali ed elettriche. Un’esperienza formativa importante per la massima autorità della cittadina di poco meno di tremila abitanti che ha permesso al primo cittadino di capire le barriere architettoniche spesso insormontabili che i suoi concittadini con disabilità si trovano ad affrontare ogni giorno nel suo comune. A oltre mille chilometri di distanza Melendugno si ritrova probabilmente con le medesime barriere architettoniche in aggiunta ad una situazione stradale disastrosa. Il manto stradale è da far invidia ad un percorso di mountain bike. Un esempio su tutte è via Martano dove il frastuono prodotto durante la marcia dell’autoveicolo e il continuo sballottolamento fa pensare subito di aver lasciato a casa i pneumatici. Senza contare le tantissime buche disseminate lungo le varie vie, come ben visibili in piazza Sandro Pertini. E poi, ma non ultima c’è la paura costante in cui vivono i cittadini di Melendugno che ad ogni pioggerella un po’ più violenta si trovano con l’acqua a casa. Non vogliamo affermare che le strade dovrebbero essere un manto di asfalto con le pendenze corrette e senza un avvallamento ma certamente non si può più andare avanti così. Capiamo le difficoltà di bilancio e che forse soldi per riparare ai disastri creati, per esempio e inconsapevolmente, da quei magnifici pini in Largo Sant’Antonio non saranno disponibili a breve ma forse sarebbe il caso di prendere seriamente in considerazione l’adozione del baratto amministrativo, per esempio, e vigilare seriamente sui lavori da eseguire o quelli già eseguiti per evitare che venga ancor di più deturpato un già deteriorato manto stradale.
Francesco Cappello