MELENDUGNO – Le nostre marine un paese per vecchi? É ciò che pensa il consigliere Simone Dima esprimendo tale concetto sul suo profilo Facebook.
Il consigliere Dima, nello specifico, se la prende con l’imprenditoria locale che a suo dire “pretenderebbe di trasformare le nostre marine in dormitori o case di cura”. Il nostro territorio da sempre a vocazione turistica da qualche anno sta subendo, passivamente, la “villaggizzazione” del turismo: arrivano grandi frotte di visitatori che risiedono, stabilmente, nei villaggi turistici, non escono dai “fortini”, vanno a mare scortati con i trenini, visitano raramente i luoghi dove sono costruiti i villaggi perchè, all’interno di essi, vi è già animazione e tutto ciò che può essere una vacanza confortevole. In questo modo evitano di interagire con altri servizi ricettivi e magari di arricchire il proprio bagaglio di esperienze.
Il consigliere Dima, afferma, sempre dal suo profilo pubblico del social network, che
«bisogna garantire manifestazioni culturali, artistiche [e] musicali. É l’unico modo per garantire il futuro alle nostre attività produttive. Il Salento non è solo il mare e le spiagge ma anche altro».
Parole forti che cozzano però con un post del suo collega in Consiglio, il vicesindaco Fabio Bufano, che spiega cosa fare e quali sono i costi, ipotetici per aprire un parco acquatico, struttura prevalentemente estiva, e che sfrutta principalmente la cosiddetta bella stagione.
Francesco Cappello
Stiamo pagando anni di cattiva gestione, concessioni edilizie a base di mazzette per far arricchire sempre gli stessi. La scarsa imprenditoria nel comune di melendugno ha fatto sì che ad investire sulle nostre marine siano gente NON residente in questo comune. Il risultato è che la gente di melendugno e Boprgagne deve ELEMOSINARE un lavoro stagionale a gente che CHISSA’ COME hanno ottenuto concessioni facendo SOLO i loro interessi fregandosene del futuro delle marine. Tra l’nizio e la fine delle marine di melendugno non esiste un parco divertimenti o locali anche di un certo livello cosa che spostantosi sulla costa ionica ve ne sono in abbondanza, senza considerare da otranto in giù. se guardiamo le nostre marine dall’alto, vediammo un agglomerato di costruzioni e la scarsa presenza di alberghi anche di lusso, questo sempre dicendo grazie a qualcuno, per non parlare delle serate in piazza della luna a torre dell’orso o delle passeggiate malinconiche sul lungomare magari pensando alle tasse da pagare compresa quella sul turismo.