Nona arte: Analisi di un fenomeno – Puntata 2 (Parte 2) : Fumetti europei

Continuiamo l’analisi del fenomeno nona arte parlando dei fumetti europei e in questo campo possiamo dire che noi italiani la facciamo “quasi” da padroni! Perchè dico questo? Perchè i fumetti europei sono principalmente o italiani o franco/belgi.

I fumetti franco/belgi sono denominati “bande dessinée”(abbreviato bé-dé o BD), termine francese che significa proprio “striscia disegnata”. In particolare, sia in Francia che in Belgio con questo termine vengono considerati tutti i tipi e generi di fumetto. Uno dei primi fumetti belgi è ad esempio “Le Avventure di Tintin”(letto “tenten”) di Hergè di cui anni fa in Italia sono stati trasmessi i cartoni animati e ultimamente nelle sale cinematografiche è uscito il film di animazione diretto da Steven Spielberg e Peter Jackson.

Un altro esempio celebre è “Asterix”, creato da Renè Goscinny(testi) e Albert Uderzo(disegni) e che tutti conoscono sia per i cartoni animati che per i film.

Altri fumetti franco/belgi sono anche ”Comanche” di Greg(Michel Régnier) e Herman Hupper e ”Michel Vaillant”(del quale hanno anche fatto più di un film) di Jean Graton(e guarda caso Michel Vaillant, prima di avere una sua testata,è comparso in diverse storie di “TinTin”).

Infine, un altro fumetto belga sono “I Puffi” di Peyo e al riguardo vi copio qui da Wikipedia un aneddoto su questo fumetto :

Il loro nome originale “Schtroumpfs” nasce nel 1958, durante una vacanza al mare, quando Peyo chiede ad un amico di passargli una saliera, della quale sul momento non gli sovviene il nome. “Passe-moi le… schtroumpf” (“Passami il… Puffo”), gli dice, e scoppia in una risata. L’amico scherzosamente risponde: “Ecco il tuo puffo. Quando avrai finito di puffare, ripuffalo al suo posto!”.Dopo aver usato scherzosamente questo termine assurdo più volte nella stessa giornata, Peyo decide di metterlo a frutto.

I Puffi sono arrivati in Italia nel 1963 tramite la rivista Tipitì. Il loro nome italianizzato sarebbe stato originariamente “Strunfi” ma dal 1964, sul “Corriere dei Piccoli”, viene cambiato in “Puffi”, termine derivato dall’aggettivo “buffi”.

Passando invece ai “fumetti italiani” potrei raccontarvi un mare di cose ma credo che, in questo caso, alcuni nomi potrebbero farvi capire la quantità e qualità della produzioni italiane : Tex, Alan Ford, Diabolik, Corto Maltese, Dylan Dog, Zagor, Martin Mystère, Rat-man, Paperinik(ebbene sì, è stato creato nel 1969 da due italiani cioè Giovan Battista Carpi e Guido Martina), Cattivik, Cocco Bill, A Panda Piace. Alcuni di questi fumetti sono, in particolare, editi da Sergio Bonelli come Tex e Dylan Dog, mentre vengono denominati “bonellidi” gli albi a fumetti nello storico formato bonelliano, cioè 16×21 cm, in bianco e nero e di 96 pagine, ma editi da case editrici diverse dalla Sergio Bonelli Editore.

Tra gli autori più famosi possiamo sicuramente nominare Hugo Pratt, le sorelle Giussani, Gianluigi Bonelli, Jacovitti, Roberto Renzi, Dino Battaglia, Bonvi, Max Bunker(Luciano Secchi), Milo Manara, Guido Crepax, Giacomo Bevilacqua e tanti tanti altri.

Di Dylan Dog in particolare possiamo dire che ultimamente è stato pubblicato il volume 300, dal titolo “Ritratto di Famiglia”, che per l’occasione era interamente a colori. Da notare è che Dylan Dog è il fumetto italiano più venduto dopo Tex e Topolino.

Per quanto riguarda il fumetto Disney probabilmente l’autore più famoso è Romano Scarpa che inventò tante storie a partire dal 1953(anno in cui inventò il personaggio di “Macchia Nera”) ma sono anche molto importanti Giovan Battista Carpi e Giorgio Cavazzano. Proprio per quanto riguarda il fumetto Disney in Italia vi sorprenderà probabilmente sapere che in questi giorni uscirà in Italia il numero 3000 di Topolino. Se considerate che Topolino esce in Italia una volta a settimana potete facilmente capire l’importanza di tale fumetto pubblicato in Italia ufficialmente dall’aprile del 1949 perciò…facendo un rapido conto…più di 64 anni! E la cosa che dovrebbe inorgoglirci è che con il passare degli anni sono aumentate sempre più le storie di autori italiani fino ad arrivare ai giorni nostri in cui vi sono solo storie italiane.

Per oggi credo sia tutto, la prossima volta vi parlerò dei fumetti orientali e cioè…i manga!

                                                                                                                   ArchangelInHell

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