Comune di Melendugno, amministrazione Potí a rischio commissariamento per mancata approvazione del bilancio

Una tegola si abbatte sul Comune di Melendugno, guidata dal Sindaco Marco Potì poiché a seguito della mancata approvazione del Rendiconto sulla Gestione 2020.

comune di melendugnoIl termine per l’approvazione è spirato il 31 maggio scorso, il Prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, diffida l’amministrazione comunale ad approvare prontamente il rendiconto d’esercizio entro il termine di 20 giorni a partire dal 14 giugno, trascorso il quale l’autorità prefettizia provvederà allo scioglimento del Consiglio Comunale nominando un commissario ad acta per la gestione degli affari correnti.

La sanzione è contenuta all’art. 141 del TUEL che si occupa delle ipotesi di scioglimento e di sospensione dei consigli comunali e provinciali. Il comma 2 prevede testualmente

“che quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l’organo di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a venti giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio”.

Oltre allo scioglimento del consiglio comunale sono previste ulteriori sanzioni a carico dell’Ente inadempiente tra cui il divieto di assunzione di nuovo personale e il divieto di applicazione dell’avanzo di amministrazione. Infine l’articolo 243, comma 6, del Tuel prevede che gli enti che non hanno approvato nei termini il rendiconto siano assoggettati ai controlli centrali previsti dalla Corte dei Conti per gli enti strutturalmente deficitari in materia di copertura obbligatoria dei servizi di smaltimento rifiuti, acquedotto e dei servizi a domanda individuale. Detta condizione cessa con la sopravvenuta approvazione del rendiconto, sebbene tardiva.

La Redazione

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