Anche Matteo Renzi crede alla pubblicità del gasdotto TAP

8 agosto 2015 – La pubblicità è l’anima del commercio, essa serve a far accettare un prodotto come qualcosa di nuovo o di cui non vorremmo fare a meno. Questa è l’operazione strategica messa in campo da qualche tempo dalla società di comunicazione di TAP (Trans Adriatic Pipeline). matteo renzi TAPSu alcuni siti che si prestano a questo gioco c’è un piccolo spot dove si mettono a confronto due gasdotti, uno reale e già realizzato a Ibiza (Spagna) e l’altro in fieri (non ancora costruito) a San Foca di Melendugno (Italia). Due spiagge meravigliose attraversate da un “tubicino”, addirittura il tubo a Ibiza non si vede e la spiaggia è intatta e frequentata dai turisti che continuano indisturbati a fare il bagno. Quindi come riportava un volantino, sempre a firma TAP, chi ha paura del tubo cattivo? Il problema è dato dal fatto che le due spiagge (Ibiza e san foca) non possono essere messe a confronto e non è certamente questo il paragone da fare. Alla terminazione del tubo entrambi i gasdotti arrivano ad un PRT (terminale di ricezione), quello di Ibiza è notevolmente più piccolo e gli indigeni locali, gli abitanti di Ibiza, hanno tentato, invano, di fermarne la costruzione, ma, essendo pochi, TAP, sempre loro, hanno tirato avanti imponendone la presenza. Il PRT di Melendugno, invece, occuperà un’area di 12 ettari e riceverà un carico di gas molto più alto rispetto a quello di Ibiza, da 10 a 20 Miliardi di m³ di gas all’anno. Basta fare un piccolo esempio per comprendere cosa si costruirà a poche centinaia di metri dall’abitato di Melendugno, Calimera e Vernole: succede quasi sempre d’inverno la classica bombola del gas che esplode e nelle migliori delle ipotesi sventra un palazzo con soli 25-30 kg di gas.

Lo spot che circola su alcuni siti a firma TAP è diretto all’uomo comune come Matteo Renzi che si fanno ingannare dalla pubblicità e dai falsi miti. In fondo se Renzi fosse stato al nostro posto avrebbe, anche creduto alla favola degli 80 euro dati in occasione delle elezioni europee del 2014, oppure avrebbe votato Michele Emiliano perché avrebbe creduto che due gasdotti sono meglio di uno. Alla fine aveva ragione Carlo Giovanardi quando affermava che solo cinque persone difenderanno la spiaggia di San Foca. Cinque persone e qualche sindaco dei dintorni per farsi una foto ricordo da usare in campagna elettorale. Gli altri continueranno a credere ai tele-imbonitori, compreso Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri italiano.

Francesco Cappello

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