27 Aprile 1924 una tranquilla domenica di primavera

Il 27 aprile 1924, una tranquilla domenica di primavera nei primi anni del Novecento. Le famiglie avevano diverse possibilità per trascorrere la giornata, dipendendo molto dalle loro abitudini locali e dalla classe sociale. Ma come trascorrevano le domeniche gli italiani medi?

Messa Domenicale

La religione giocava un ruolo centrale nella vita di molti, quindi la giornata di domenica iniziava spesso con la messa mattutina. Questo era un momento di incontro sociale oltre che spirituale, dove le famiglie si riunivano nella chiesa locale per partecipare ai servizi religiosi.

Picnic all’aperto

Approfittando del bel tempo primaverile, molte famiglie organizzavano picnic nei parchi locali o in campagna. Portavano cesti da picnic pieni di cibo fatto in casa, come pane, formaggio, frutta, e qualche dolce, per godersi una giornata all’aria aperta.

Passeggiate e gite

Le famiglie potevano decidere di fare una passeggiata nel centro città per ammirare le vetrine dei negozi o dirigere verso la campagna o i parchi vicini per una gita. Era comune anche per le famiglie più abbienti fare brevi viaggi in auto o in treno per visitare luoghi di interesse nelle vicinanze.

Ascoltare la radio

La radio era una forma di intrattenimento relativamente nuova e molto popolare. Le famiglie si radunavano intorno al ricevitore per ascoltare musica, drammi, sermoni e notiziari, godendosi un momento di relax e informazione insieme.

Attività di comunità

Le domeniche erano spesso animate da eventi comunitari, come fiere, mercati, o spettacoli locali. Questi eventi erano un’occasione per le famiglie di socializzare, fare acquisti e divertirsi insieme agli spettacoli dal vivo.

Per esempio la famiglia Reale italiana, quel giorno, partecipò a due di tali eventi. A Milano, il Re, Vittorio Emanuele III, e la Regina, Elena del Montenegro, presiederono con grande solennità l’inaugurazione della V edizione della fiera campionaria, un evento tanto rilevante che meritò la copertina della prestigiosa “Domenica del Corriere“. Questa fiera non era solo un’occasione per esibire prodotti e innovazioni, ma anche un simbolo di rinascita e progresso industriale per il paese. Nel frattempo, in Trentino, il principe Umberto, futuro Re d’Italia, partecipava a un cerimoniale toccante: la posa della prima pietra per la campana dei caduti in guerra a Rovereto. Questo monumento, realizzato fondendo il bronzo dei cannoni donati dalle nazioni che parteciparono alla Prima Guerra Mondiale, simboleggiava la pace e il sacrificio condiviso, diventando un luogo di memoria collettiva che persiste fino ai nostri giorni.

Benito Mussolini, Presidente del Consiglio dei Ministri, futuro Duce si recò a Casola Valsenio, sulle colline di Ravenna, per prendere parte a una Marcia dei Fascisti al Cardello, in omaggio ad Alfredo Oriani, influente scrittore e pensatore, le cui opere continuavano a ispirare molti italiani.

Sport e giochi

Per le famiglie più attive, la domenica poteva essere l’occasione per praticare o guardare sport. Calcio, bocce e ciclismo erano particolarmente popolari in molte aree. I bambini giocavano in cortile o nei parchi con giochi come la campana, il salto della corda o calcio improvvisato.

L’apice dello spirito sportivo italiano si manifestò, quel 27 aprile 1924, con il Giro del Piemonte, una delle classiche più affascinanti del ciclismo. In quella diciassettesima edizione, gli spettatori assistevano a una memorabile performance di Costante Girardengo, il quale dominava la corsa lunga 278 km, segnando il traguardo in 10 ore e 2 minuti, un tempo eccezionale che celebrava non solo la sua abilità atletica ma anche l’ardore sportivo dell’Italia dell’epoca.

Lettura e relax in casa

Per coloro che preferivano un approccio più tranquillo, leggere un libro o un giornale in un tranquillo angolo di casa poteva essere il modo ideale per trascorrere la giornata. La Gazzetta Ufficiale poteva anche rappresentare una lettura, magari un po’ noiosa ai più, ma dove venivano riportate una serie di regi decreti-legge che riflettevano le priorità nazionali in diversi ambiti: dall’estensione delle normative sui lavori pubblici alla città di Fiume, fino alla regolamentazione delle case da gioco, limitando il numero dei casinò autorizzati a operare nel territorio nazionale. Erano inoltre delineate disposizioni per il Consiglio superiore di sanità e per la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale nelle colonie, nonché importanti provvedimenti infrastrutturali, come l’approvazione di nuove linee ferroviarie, tra cui quella che collegava Palmanova a Cervignano.

In sintesi, il 27 aprile 1924 non fu solo una giornata di routine, ma un momento ricco di eventi significativi che rispecchiavano un’epoca di grande transizione, fervore culturale e politico, segnando profondamente il percorso della nazione nel ventesimo secolo.

In occasione del centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti da parte dei fascisti intendiamo creare una sorta di diario che ci accompagni fino al 10 giugno 1924 giorno dell’efferato delitto.

 

Francesco Cappello