Il Comune di Melendugno ha firmato e trasmetterà al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’appello di sospensione dei pagamenti delle cosiddette “cartelle pazze” emesse in questi ultimi tempi dal Consorzio di Bonifica Ugento-Li Foggi.
Punzecchiato dal nostro articolo l’assessore al contenzioso, Francesco Stella, si è fatto promotore della raccolta firme da apporre sul documento che già 15 sindaci e 60 consiglieri salentini, di tutti gli schieramenti, stanno inviando al già citato Presidente della Regione Puglia e per conoscenza al Prefetto di Lecce, Luca Rotondi, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e al Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Il documento proposto è un grido di dolore e una richiesta di aiuto disperato verso un’agricoltura lasciata a sè stessa e che sta agonizzando sempre di più ad un cambio di skyline drastico e senza fine. Dopo un richiamo normativo le richieste sono:
- annullare le richieste di pagamento dei contributi consortili o sospenderle in attesa di verifica del Piano di classifica approvato dai vai consorzi;
- coprire con i fondi della Regione il disavanzo dei consorzi, riconoscendo lo stato di calamità del territorio come conseguenza della Xylella;
- cessare l’esperienza commissariale e ripristinare gli organi collegiali di base per garantire la partecipazione democratica;
- rivedere la riforma dei consorzi e non dare corso all’operatività del nuovo Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia, in quanto non risolve i problemi ed allontana sempre di più la partecipazione degli agricoltori;
- verificare la possibilità di ridurre l’operatività dei Consorzi di bonifica a comprensori irrigui dello stesso perimetro del GAL, o, in alternativa, verificare se sia possibile coinvolgere l’ente Provincia nella gestione delle risorse e nella formazione dei servizi già in capo al Consorzio di bonifica;
- destinare più risorse finanziarie all’agricoltura salentina per una concreta ripresa.
I comuni firmatari della missiva sono Seclì, Casarano, Alezio, Sannicola, Matino, Miggiano, Maglie, Melissano, Surano, Gagliano del Capo, Scorrano, Botrugno, Muro Leccese e Otranto. L’iniziativa è partita da due consiglieri comunali rappresentanti di Puglia Popolare, Salvatore Perrone (Collepasso) e Gianni Liuzzi (Taurisano) che hanno iniziato la protesta con un gesto estremo: lo sciopero della fame.
Poichè il problema dei consorzi tocca più o meno tutti coloro che possiedono un fazzoletto di terra, attraversato o stato attraversato, da un canale di bonifica del Consorzio si chiede ai nostri lettori di contattare i loro consiglieri o amministratori di riferimento per far firmare il documento che potrete scaricare qui. La prossima settimana nel nostro piccolo coinvolgeremo le amministrazioni locali dei dintorni di Melendugno per il principio “più siamo meglio è”. Magari non ser4virà a nulla ma ai nostri figli e nostri nipoti non potremmo dire che almeno non ci abbiamo provato.
Francesco Cappello