Il fondatore di Telegram avverte “state lontani da WhatsApp. É uno strumento di sorveglianza”

Sei un utilizzatore sfegatato di WhatsApp? Sappi che il famoso sistema di messaggistica è in realtà uno “strumento di sorveglianza” e gli errori presenti sono voluti, messi lì apposta e mai risolti.

Almeno questo è quanto dice Pavel Durov fondatore di Telegram, altro servizio di messaggistica e con meno utenti del concorrente più famoso.

Le accuse contro WhatsApp il signor Durov le ha esternate in un post su Telegram qualche giorno fa sostenendo come

“Gli hacker potrebbero avere pieno accesso a tutto ciò che si trova sui telefoni degli utenti di WhatsApp”, inizia il messaggio Telegram di Durov. “Questo è stato possibile grazie a un problema di sicurezza divulgato da WhatsApp stessa la scorsa settimana. Tutto ciò che un hacker deve fare per controllare il vostro telefono è inviarvi un video maligno o avviare una videochiamata con voi su WhatsApp”.

E guarda caso il mese scorso, WhatsApp aveva comunicato di aver corretto una vulnerabilità che avrebbe potuto consentire l’esecuzione di codice remoto attraverso file video o videochiamate.

Il fondatore di Telegram avverte che l’aggiornamento all’ultima versione di WhatsApp “non vi terrà davvero” al sicuro, poiché negli ultimi anni sono state riscontrate numerose vulnerabilità simili.

L’amministratore delegato di Telegram ha affermato che chiunque abbia WhatsApp sul proprio telefono rende accessibili tutti i suoi dati, aggiungendo che lui ha cancellato WhatsApp dai suoi dispositivi “anni fa“.

Durov ha sottolineato che vuol convincere nessuno a passare a Telegram anche perchè la sua creatura non ha bisogno “ulteriore promozione“. Potete usare qualsiasi app di messaggistica “ma state lontani da WhatsApp: è uno strumento di sorveglianza da 13 anni”.

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