Borgagne cambia volto, via Genova diventa senso unico

Borgagne cambia volto rispetto alla normale viabilità. É stato avviato un grosso esperimento traffico con la RIQUALIFICAZIONE DI VIA GENOVA.

Pare che prossimamente vi saranno altre novità per le vie che portano verso il centro storico. Ci auguriamo che queste importanti novità non siano solo il frutto della serie “amministrative il 12 giugno” e possano portare a reali benefici per la nostra comunità. Rammentiamo agli amministratori che vi sono degli incroci (pericolosi) che gli automobilisti ignorano completamente. Magari una lezione di guida sicura per tutti, sottoscritto compreso, non sarebbe male!!!

Sulla riqualificazione di via Genova, che ricordiamo diventa a senso unico, si potrà andare verso il centro ma non si potrà proseguire dritto provenendo da via Castello. Per accedere su via Genova si avranno, quindi due alternative. O lasciare l’auto e usare le gambe oppure “compiere il giro largo” da via Giovanni XXIII, via colonello Elia e via Kennedy e infine la prima a sinistra e imboccare finalmente la tanto agognata via Genova riqualificata.

Il vicesindaco, Simone Dima, sul suo profilo Facebook scrive «abbiamo valutato insieme al comando di polizia municipale di effettuare un periodo di esperimento traffico al fine di poter stabilire la migliore soluzione da attuare a seguito della riqualificazione di quella via. Stiamo per completare un intervento importantissimo che si inserisce in una visione di riqualificazione di tutte le vie che portano al nostro nucleo storico».

Sembra un problema da nulla ma toccare la percorribilità in un piccolo paese come il nostro è un grave delitto. Il nostro borgo, a misura di gambe e/o bicicletta, ha un’alta concentrazione di auto. Ognuno di noi, sottoscritto compreso, potrebbe usare le gambe invece si preferisce il mezzo a quattro ruote e quando ci troviamo di fronte un divieto non è inusuale ignorarlo e tirare dritto sperando che dall’altra parte non ci sia nessuno. La stessa cosa accade con gli STOP. Questi fantastici segnali rossi sono bellamente ignorati dai più con la scusa che “tanto non c’è nessuno”.

Francesco Cappello

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