Riabbraccia la figlia morta nel 2016. Poi la bimba si trasforma in farfalla

Avete perso qualcuno in modo più o meno improvviso o traumatico? Vorreste passare con lui o lei gli ultimi 10 minuti della sua vita? Ora si può, o almeno lo ha potuto sperimentare una mamma sud-coreana, nel 2020, che ha perso la figlia di 7 anni nel 2016 a causa di una malattia incurabile. Grazie ad un programma televisivo chiamato Meeting You ha partecipato ad un esperimento che ha permesso alla bambina e alla mamma di stare insieme per un’ultima volta. Venti minuti di commozione pura che ci pone davanti a mille domande etiche sul fatto se sia giusto oppure no rivivere emozioni forti per la perdita di un figlio o di una persona amata.

Ma come ha fatto mamma Jang Ji-sung a poter riabbracciare la sua piccolina? Tutto grazie alla realtà virtuale. In uno studio televisivo approntato per l’occasione è stata ricreata la sua figlioletta e la madre ha potuto passare del tempo con la bambina festeggiando addirittura il suo compleanno e augurandole buona notte. Poi il fascio di luci si è trasformato in una farfalla che volteggiando nell’aria si è disintegrata lasciando la madre e i familiari soddisfatti (?) dell’incontro appena avuto. La bambina virtuale era in tutto e per tutto simile alla figlia solo che questo esperimento pone una serie di domande e interrogativi non di poco conto. A che pro una madre rivive la forte emozione di perdere di nuovo la figlia. Si è vero le augura solo la buonanotte ma la bambina sparisce sotto i suoi occhi e quanto è morale usare questa tecnologia in questo modo? E quanto male siamo disposti ad affrontare perdendo, di nuovo, una persona cara?

Bisogna dire che l’avvenimento è avvenuto nel 2020 e il fatto che la società televisiva sudcoreana Munhwa Broadcasting abbia dissolto la bimba in una farfalla mi ha fatto pensare ad un’altra farfalla.

Francesco Cappello

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