Hai mai giocato a Pacman? In Giappone veniva lanciato oggi. L’idea da una pizza

10 maggio 1980, in Giappone si commercializza uno dei videogiochi di sempre: PacMan

Il celebre gioco della storia fu ideato da Tohru Iwatani e venne prodotto dall’imprenditore giapponese Masaya Nakamura della Bandai-Namco.
Nel corso degli anni vennero prodotte altre versioni supportata nelle console di ogni genere, computer e cellulari.

Modalità di Gioco

Il giocatore deve guidare una sfera di colore giallo in un labirinto in cui deve mangiare dei punti e della frutta disseminata acquisendo del punteggio.
Nel percorso del labirinto bisogna evitare varie trappole, tra cui i quattro fantasmi che possono far perdere le vite a disposizione. Spesso agli angoli del labirinto, ci sono delle pillole speciali da dover ingurgitare che rovesciano la situazione rendendo vulnerabili i fantasmi: diventano blu e per dieci secondi invertono la loro marcia. In questa fase per acquisire maggior punti si possono mangiare i fantasmi stessi.

Frutta & Punti

Durante il gioco, ogni cosa che Pac-Man riesce a mangiare viene contabilizzata sotto forma di punti che una volta raggiunta la quota di 10’000 punti, si è iscritti alla classifica dei giocatori più abili.
Ogni pallina vale 10 punti ognuna (in ogni labirinto c’è ne sono 240) mentre le power pila ne vale 50 (ve ne sono 4).
Per aumentare il punteggio, durante il gioco di ogni livello, per ben due volte, appare l’icona di un frutto. Se si “mangia” prima che questa scompaia, si accresce il proprio punteggio.
Questa frutta speciale, aumenta il proprio punteggio in base alla categoria:
la ciliegia, 100 punti
La fragola, 300 punti
L’arancia, 500 punti
La mela, 700 punti
L’uva, 1000 punti
Ma si possono trovare anche altri oggetti come:
La Navicella di Galaxian, 2000 punti
La campana, 3000 punti
La chiave, 5000 punti
Il gioco termina al livello 256° ed è considerato un punteggio perfetto se si raggiungono 3.333.360 di punti.

L’Idea nacque durante una cena

Fu durante una cena con degli amici a far immaginare Torhu Iwatani l’elemento giallo.
Fu tramite l’osservazione di una pizza tonda, in cui era stata tagliata e mangiata una fetta, che nacque l’immagine di Pac-man. La sfera gialla, in fuga dai nemici, aprendo e chiudendo la bocca doveva cercare la maniera semplice di uscire dal labirinto.

Il primo Puck-Man

Dopo quella cena, quattordici mesi dopo nacque il primo Pac-Man. Fu grazie ad un team riunito di otto tecnici, divisi equamente fra software e hardware, affiancati dal musicista Toshio Kai e con a capo Shigeo Funaki che il gioco fu realizzato in formato arcade da sala.
Il gioco fu commercializzato in Giappone il 10 maggio 1980 con il nome di “Puckman”, parola giapponese che significa “chiudere e aprire la bocca”.

Pac-man nel mondo

Il nome fu cambiato necessariamente  e successivamente in “Pac-man” per essere commercializzato negli Stati Uniti, nel agosto del 1980. Il successo del “mangia-palline” fu immediato: la Namco produsse in soli sette anni, dal 1980 al 1987, più di trecento mila macchine per sala da giochi e vendette milioni di gadget e pupazzi del protagonista.

In occasione del trentesimo anniversario Google creò una versione giocabile sulle sue pagine. Sfida te stesso e i tuoi amici in questo gioco che ha fatto la storia informatica.

Cristina De Luca

Leave a Reply