Un giorno memorabile quello del 8 maggio. Sapete per quale motivo? Nel 1886 venne brevettata una bevanda molto nota nei tempi odierni. Bevanda creata come rimedio medico per il mal di testa e la stanchezza. È proprio la storia della Coca-Cola che andremo a trattare per pochi minuti in questa giornata del 8 maggio. Un tuffo nel passato per ricordare la nascita e lo sviluppo di una bevanda analcolica presente molto spesso sulle nostre tavole. Ha allietato i nostri momenti tristi, le gioie i dolori e le ore liete. Ci accompagna da quando iniziamo a capire fino alla nostra fine terrena.
Le origini della Coca Cola
Fu il farmacista Jhon Stith Pemberton che creò una miscela di vino e foglie di coca, conosciuto anche come la soluzione di “vino di coca”. In quel periodo con pochi spicci si poteva acquistare il titolo di dottore e le medicine artigianali erano vendute liberamente senza alcuna pratica e senza alcun controllo.
Il primo nome con cui fu brevettata, sul mercato l’8 maggio 1886, fu “Pemberton’s French Wine Coca”. Causa di un errore, il prodotto ideato inizialmente come farmaco, con l’aggiunta dell’acqua gassata divenne un liquido commercializzato come bevanda.
Il “Pemberton’s French Wine Coca” vendette bene inizialmente in Georgia ma nel 1885, la prima epoca del proibizionismo negli Stati Uniti, l’Alcool venne messo fuori legge.
Il proibizionismo e l’adattamento al mercato
La mistura di Alcool e Cocaina doveva essere trasformata in una bibita analcolica, una bevanda rinfrescante.
La composizione fu il risultato di un miscuglio di estratto di Cola, una noce africana con il principio attivo della caffeina e foglie di Cocaina, con aggiunta di zucchero e degli acidi che coprisse il sapore della Coca e Cola. Fu la nascita della Prima Coca Cola.
La nascita del marchio Coca Cola
Frank Robinson, contabile di Pemberton, una sera s’illuminò e ideò il nome del nuovo marchio “Coca Cola”. Sfruttando le sue ottime capacità di calligrafo da contabile, la sua calligrafia divenne il marchio conosciuto fino ad oggi. La scritta dei caratteri riconosciuti ora come tipo di font “Spencer”, un elemento identitario nel tempo.
Purtroppo Pemberton dichiarò fallimento svariate volte e dovette vendere per 2300 dollari la formula e i diritti di utilizzo del marchio all’Imprenditore Asa Candler. Il 29 gennaio 1892 nacque la “Coca-cola Company”. Candler, oltre ad essere un chimico, fu un’abile stratega di marketing e di pubblicità.
Pubblicità e strategia di marketing
Il nome Coca-Cola cominciò ad essere presente su calendari e su vari cartelloni pubblicitari visibili nei bar e nelle farmacie della Georgia e negli Stati vicini. Quell’assoluta novità di personalizzazione, in quel periodo in cui era ancora ai primordi l’era della pubblicità.
Grazie alla curiosità che destò il passaparola, l’azienda ricevette richieste da tutti gli Stati Uniti in soli due anni.
L’imbottigliamento
Nel 1899 iniziò il primo imbottigliamento. Dopo quindici anni la bottiglia cambiò forma con la bottiglietta di vetro disegnata da Alexander Samuelson e Earl Dean, Ideata seguendo come modello un seme di cacao. La bottiglietta di vetro si distinse tra tutte le altre e venne leggermente modificata nel tempo, rimanendo famigliare negli anni.
Durante gli anni Sessanta subentrano in scena le lattine di Coca Cola e dagli anni Ottanta le bottiglie PET.
Nel 2021 la Coca Cola lancia sul mercato KeelClib, un packaging ecologico, 100% riciclabile. Un packaging sostenibile che va man mano ad eliminare le confezioni di plastiche. Dai dati calcolati si stima ad un risparmio di 450 tonnellate di plastica all’anno, riducendo l’impatto delle emissioni del CO2 del 50%.
È solo merito di un uomo capace di reinventarsi in un periodo di limitazione di libertà, di proibizionismo all’Alcool che ha dato frutto al brevetto della miscela analcolica creata per errore. Uno autore anonimo ha scritto: “Per essere creativo devi essere disposto a perdere la tua paura di sbagliare”.
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p style=”text-align: right;”>Cristina De Luca
