La vox populi è sicura che mezzo comune di Melendugno sia indagato

Da qualche giorno riceviamo sul nostro telefono messaggi o chiamate vocali del tipo “perché la stampa locale non si interessa delle indagini della Procura della Repubblica in Comune”. Oppure per quale motivo la stampa locale “ignora” che per 10 giorni un’auto della polizia provinciale ha stazionato nei pressi del comune di Melendugno. O ancora perché la stampa locale non scrive degli indagati eccellenti, delle intercettazioni, dei computer sotto sequestro? La stampa locale siamo noi, ovviamente. La risposta è semplice oltre che ovvia. Cosa possiamo dire oltre ciò che la popolazione già conosce, che sussurra, che bisbiglia a mezza bocca, o che ha letto su altra stampa locale? Non possiamo assolutamente fare i nomi degli indagati perché non sono i cittadini che indagano ma un altro ente. Perché finchè lo dice un cittadino ad un altro paesano va bene, trattasi di pettegolezzo di paese. Diverso il discorso di una testata registrata che deve dar conto al proprio editore e a qualche indagato, o supposto tale, che non gradisce di leggere il proprio nome mischiato a questa brutta storia di…. Stranezze amministrative? Ci sono delle indagini in corso, dobbiamo attenderne il risultato. Piaccia o non piaccia funziona così. Per quanto riguarda i nomi ognuno è libero di inventare e di fare congetture. Noi, invece, dobbiamo attenerci ai fatti e questi sono pochini: indagini in corso al comune, computer sequestrati insieme a documenti, notizie di intercettazioni e la dichiarazione di Marco Potì, Sindaco di Melendugno, che a mezzo stampa, comunicava la propria tranquillità in merito e che anch’egli era in attesa dello svolgersi delle indagini della Procura.

Francesco Cappello

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