Consiglio comunale di Melendugno: la minoranza non si presenta. Le ragioni in un documento

Perchè la minoranza consiliare non si è presentata in consiglio comunale il 21 maggio 2019. Le ragioni espresse dalla consigliera Laura Camassa e da un documento pervenuto in redazione e protocollato in comune.

Non è la prima volta che un consigliere o un gruppo di consiglieri abbandonano l’aula consiliare o non si presentano affatto. Ieri pomeriggio i quattro consiglieri di opposizione rappresentanti quegli elettori che non hanno approvato questa maggioranza hanno scelto di non partecipare alla seduta del consiglio comunale. Hanno permesso alla maggioranza di applicare il famoso detto salentino “oiu, pozzu e fazzu” (voglio, posso e faccio da solo). L’assenza volontaria è un gesto forte che è nelle prerogative di chiunque decida di opporsi in una qualsiasi riunione ed è uno dei pochi strumenti che una minoranza consiliare ha a disposizione, eccezion fatta per i comunicati, le proteste verbali, i manifesti e i post su Facebook o altro social network.

«Come consigliera comunale di minoranza del comune di Melendugno – scrive Laura Camassa sul suo profilo sociale – ho deciso insieme ai miei colleghi del gruppo di non partecipare ai lavori del consiglio comunale di oggi (21 maggio 2019 ndr). Ritengo che sia offensivo chiedere l’approvazione di un bilancio, che decide dei soldi dei cittadini, senza una discussione e un contraddittorio adeguato. Infatti la commissione consiliare dedicata è stata convocata solo per il giorno precedente al consiglio. Inoltre ritengo che l’amministrazione continui a girare intorno ai problemi, trattando il consiglio comunale come un semplice adempimento da svolgere anziché, riflettere riguardo ai temi che i cittadini in questo periodo ritengono utili: perdita della bandiera Blu, aumento della tariffa dei rifiuti».

Francesco Cappello

documento noi ci siamo

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