Niente altre pale eoliche a Carpignano Salentino. La Provincia dice no alla procedura di VIA

La Provincia di Lecce ha rigettato l’istanza della società Tozzi Green s.p.a. per l’ottenimento della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale attinente alla realizzazione di una mega-centrale eolica (costituita da n. 5 aereo-generatori della potenza cadauno di 3.5 MW e dell’altezza di 185 mt) da realizzarsi nel territorio di Carpignano Salentino, in Località Limbi”, ”Schifi” e “Fischetti. Queste nuove pale eoliche, più alte di quelle già esistenti di 35 metri, sarebbero state ben visibili da Torre dell’Orso o da San Foca e avrebbero stravolto lo skyline del Salento, nel caso ve ne fosse di nuovo bisogno.

Per contrastare tale devastante progetto, che andava a stravolgere significativamente (sotto l’aspetto ambientale, paesaggistico ed agronomico) un’ampia area della provincia di Lecce, la Sezione Sud Salento di Italia Nostra si era attivata – a partire dal mese di gennaio 2018 – facendo richiesta di accesso agli atti ed inoltrando istanza di sollecito al Sindaco di Carpignano salentino ed anche a quelli dei comuni di Martano, Calimera, Melendugno e Martignano perché, valutando i relativi impatti,  producessero le necessarie osservazioni al progetto. Allo stesso tempo l’Associazione Italia Nostra, avendo approfondito i vari aspetti del progetto e dopo avere effettuato alcuni sopralluoghi sulle aree interessate, ha organizzato un apposito convegno (tenutosi il 7 febbraio 2018 presso il salone della Cooperativa S. Giorgio di Carpignano salentino) per informare i cittadini e sollecitare le istituzioni locali perché, nella Conferenza dei servizi indetta per l’8 di marzo, il Comune di Carpignano salentino e gli altri Enti locali producessero le proprie osservazioni per evidenziare le criticità e l’incompatibilità di tale progetto.

Sulla base delle valutazioni effettuate il 20 febbraio la Sezione Sud Salento ha inoltrato le proprie osservazioni affermando che l’intervento non era di pubblica utilità in quanto rispondeva solo agli interessi economici del proponente che – tra l’altro – non aveva valutato alcuna alternativa di localizzazione degli aereogeneratori. Inoltre l’Associazione ha evidenziato come il progetto risultava difforme alle disposizioni della Legge n.239/2004, che stabilisce che tali impianti devono trovare un adeguato equilibrio con le caratteristiche fisiche e geografiche dei luoghi, nonchè difforme dalle previsioni del Piano Energetico Ambientale Regionale in quanto non era rapportato alle reali necessità regionali visto la Puglia produce un esubero di energia dell’80% rispetto ai propri fabbisogni. Italia Nostra ha rilevato, inoltre, che l’Azienda aveva sottostimato le distanze di sicurezza – in caso di rottura delle pale – dai luoghi sensibili (come stabiliscono le Linee Guida regionali) e non aveva valutato le interferenze di tali impianti con gli spazi aerei in ragione della vicinanza con l’aeroporto di Galatina e con l’aviosuperficie di Melendugno; ed inoltre che la localizzazione di tale impianto era avvenuta in assenza di un P.R.I.E comunale o intercomunale, che la sottostazione di smistamento (localizzata a Martignano) non rispettava le distanze stabilite dagli abitati di Calimera e Martignano, che non era stata valutata adeguatamente la compatibilità dell’intervento con le produzioni tipiche e di qualità, nonché gli impatti sulla flora, sulla fauna e sugli ecosistemi, né il cosiddetto “effetto selva” come stabilito dal Regolamento regionale n.9/2006.

A seguito dei diversi pareri negativi espressi dai vari enti nella Conferenza dei Servizi (conclusasi l’8 maggio scorso), tra cui quelli degli altri Comuni cointeressati e per i quali Italia Nostra ne prende atto, e dopo avere espletato le necessarie procedure in materia atte a consentire eventuali controdeduzioni, il Dirigente della Provincia di Lecce ha emesso la Determina del 3 luglio 2018 rigettando l’istanza della Tozzi Green spa.

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