Le Elezioni? Per Enrico Letta è improbabile che influenzeranno la politica energetica in Italia

Enrico Letta, ex presidente del consiglio dei ministri intervistato ad Atene da New Europe risponde a domande su politica energetica italiana, sul fatto che il nostro Paese diventerà un hub per motivi strategici europei e sul fatto che anche votando non cambierà nulla di tutto ciò.

Ricordate Enrico Letta? Il nostro ex presidente del consiglio dei Ministri per dieci mesi (28 aprile 2013-22 febbraio 2014) è stato intervistato da “New Europe” ad Atene sulla questione energetica italiana e sulle elezioni nazionali che si terranno fra tre settimane.

«L’Italia ha dichiarato Letta – deve diventare un hub energetico perché la posizione e la centralità geografica dell’Italia nel Mediterraneo può aiutare il Paese a diventare un polo energetico in un periodo in cui l’energia sta cambiando e in un periodo in cui il mercato [dell’energia N.d.R.] sta cambiando […] Penso – ha continuato l’ex-premier – che l’Italia abbia questa opportunità. Dobbiamo lavorare in quella direzione a livello europeo; in una cooperazione europea che non può essere altro che positivo».

E ancora sul gasdotto in corso di realizzazione l’ex presidente del consiglio dei ministri ha rimarcato come TAP sia un grande progetto e che bisogna continuare lungo questa strada e come le elezioni nazionali che si svolgeranno il 4 marzo prossimo non riguardino affatto la politica energetica del Paese anzi verranno rinforzati i propositi di continuità verso questo progetto.

Enrico Letta quando era in carica come presidente del consiglio dei ministri volò in Azerbaijan a ringraziare personalmente Heydar Aliyev per aver scelto di convogliare il gas estratto dall’immenso giacimento di Shah Deniz nelle condotte della Trans-Adriatic pipeline (Tap). Era l’agosto 2013.

TAP trasporterà il gas naturale del Caspio in Europa. Collegandosi con il Trans Anatolian Pipeline (TANAP) al confine greco-turco, TAP attraverserà la Grecia settentrionale, l’Albania e il Mar Adriatico prima di approdare sulla terraferma del sud d’Italia per collegarsi alla rete del gas naturale italiano.

Il 6 febbraio scorso la Banca europea per gli investimenti ha dichiarato in un comunicato stampa che, in seguito a discussioni approfondite, il consiglio della BEI ha approvato il finanziamento di 1,5 miliardo di euro per il TAP. La BEI ha ricordato che il progetto fa parte del Southern Gas Corridor, un’iniziativa individuata dal Consiglio dei ministri, dalla Commissione europea e dal Parlamento europeo come componente strategicamente importante nell’ambito della politica energetica dell’UE (Progetto di interesse comune).

Francesco Cappello

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