Un altro giorno di assedio al cantiere del gasdotto che non vuole nessuno: riprendono i lavori da parte di TAP

17 marzo 2017 – Scambio di carte tra Comune di Melendugno, Regione Puglia, TAP, Ministero dell’Ambiente e di contorno il comando Vigili Urbani del territorio dove sorgerà il Gasdotto, Procura della Repubblica di Lecce, Prefettura della stessa città, forze dell’ordine e vigilanza privata che proteggono il cantiere, comitato NOTap che ad ogni passo falso, o supposto tale, parte in quarta per riuscire a bloccare i lavori del gasdotto una volta per sempre. E sempre, di contorno, i tanti attivisti che presidiano la zona, che si danno il cambio, che non lasciano mai scoperta l’area, sia di giorno che di notte, ma non mancano neanche i tanti curiosi che, spinti dalla voglia di vedere, si avventurano per le stradine e raggiungono il luogo del misfatto, il luogo dove sono già stati eliminati quattro alberi infetti da Xylella e altri 211 devono essere eradicati e spostati in altra area. Quella è la zona del tracciato dove arriverà il gasdotto, un’opera che dovrebbe liberare l’Europa dalla dipendenza del gas russo, buttando la stessa Europa tra le braccia di un dittatore azero che pare acquisti gas dalla Russia. Un gasdotto che non vuole nessuno ma che arriverà a San Foca e attraverserà le campagne di Melendugno sbarcando nella zona detta de “Il Capitano” dove sorgerà una centrale di depressurizzazione a poche centinaia di metri dall’abitato, dove nei suoi pressi, le poche case esistenti hanno appeso, da un pezzo, il cartello “Vendesi”. Il cantiere del gasdotto che non vuole nessuno per ora porta solo presidi e manifestazioni, ce ne dovrebbe essere una tra sabato e domenica, il cantiere che non vuole nessuno è circondato da jersey in cemento armato e alte recisioni in ferro. Domenica 19 marzo prossimo, invece della solita scampagnata per festeggiare la festa del papà, fate un salto con i vostri figli per far vedere loro come si calpesta la volontà di una popolazione locale e lo stato di diritto e come venga protetta, invece, una multinazionale estera per portare un gas che non ci libererà dal giogo russo.

Francesco Cappello

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