12 gennaio 2017 – Attenzione alle truffe. Potremmo iniziare così questo articolo. Ricordate ai vostri genitori, nonni e anziani e a voi stessi che le Forze di Polizia non chiedono mai denaro, in nessuna forma e per nessuna attività e contattano i cittadini, sempre, con personale in uniforme. Ricordate che i numeri 112 e 113 sono gratuiti e necessari per scongiurare l’operare di malfattori o truffatori che tentano in ogni modo di estorcere denaro contando sulla credulità e sull’affetto che i nostri genitori, i nostri nonni nutrono per noi e per voi. Questa premessa per raccontare una storia finita bene successa a Casarano, ma ci sono arrivate segnalazione anche da Maglie.
I carabinieri della locale stazione di Casarano hanno bloccato un uomo con accento campano, tale TRANCHINO Antonio, classe 1990, che usciva da un’abitazione e si infilava in modo repentino e frettoloso in una Mercedes Classe “A” di colore grigio intestata ad una società di noleggio del Nord-Italia e che aveva attirato l’attenzione dei militari in quanto la stessa vettura era stata segnalata a vari comandi dell’Arma. I carabinieri, fermato l’uomo, hanno chiesto conto della sua permanenza nella zona e questi forniva nebulose e poco credibili giustificazioni. A seguito di tali poco verosimili circostanze, veniva effettuata un’approfondita perquisizione, nel corso della quale si rinvenivano 3000 euro in banconote di grosso taglio. Andando a ritroso si procedeva, quindi, a contattare gli anziani coniugi dell’abitazione poco prima visitata dal napoletano. Le vittime, infatti, riferivano che poco prima avevano ricevuto alcune telefonate da un sedicente Maresciallo dei Carabinieri e un Avvocato che comunicavano che il proprio figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale. Nell’immaginario racconto i fantomatici operatori giudiziari riferivano che il figlio, non aveva subito gravi conseguenze, ma che invece, una donna coinvolta nel sinistro, aveva subito lesioni più gravi, quali una frattura ad una gamba e ad un braccio. Per evitare l’arresto – paventato dai truffatori – i due genitori ottantenni avrebbero dovuto versare la somma di 3000 euro ad un incaricato, indispensabili per ottenere la liberazione su cauzione. Soltanto poco dopo la consegna del denaro, appena ripresi dallo shock, le vittime contattavano il proprio figlio che invece arrivava sul posto per rassicurare i genitori che non gli era successo nulla. Il truffatore è stato arrestato per truffa in flagranza di reato (art. 640 del Codice Penale). I suoi 2 telefoni cellulari veniva sequestrati per effettuare altri accertamenti e poter individuare eventuali altri complici. Il denaro recuperato veniva restituito alle vittime.
La Redazione