Da Regina Pacis a hotel di lusso sul mare. Daniela Donno (M5S) interroga l’esecutivo

Le recenti cronache locali riportano la notizia dell’avvio dei lavori di trasformazione dell’ex centro di accoglienza temporanea “Regina Pacis” a San Foca, Lecce, in un albergo di lusso. Un progetto già noto dal luglio del 2012, osteggiato nel corso degli anni da svariate associazioni locali e dalle comunità attigue perché in contrasto con un’esigenza di tutela dell’area costiera, caratterizzata dalla presenza di biodiversità marine sia animali che vegetali e dai vicini siti archeologici.

Una questione, su cui torna a chiedere conto la Sen. Daniela Donno (M5S), con un’interrogazione indirizzata ai Ministri dell’ambiente, delle infrastrutture e dei beni culturali.

“Si tratta di un’area sita a pochi metri dalla riva, in un territorio di alto pregio paesaggistico, storico e culturale e che sorge su un fragile costone di falesia, formato a sua volta da roccia arenaria, soggetta ad erosione. Al riguardo, tra l’altro, ho presentato più di due anni fa, nel giugno 2014, un ulteriore atto ispettivo che, ad oggi, non ha ricevuto risposta”, afferma la pentastellata.

“Chiediamo ai dicasteri interessati di accertare il corretto esperimento, nelle diverse fasi e secondo la normativa vigente, delle procedure legate alla programmata realizzazione di questa struttura ricettiva di lusso, in un’ottica di tutela dell’ambiente, del paesaggio e delle aree marine. Esigiamo, in sostanza, che ci sia un vaglio sul rispetto della legge in modo che non si continui ad attuare, in maniera indiscriminata, una politica di edificazione e cementificazione speculativa in spregio delle risorse naturali, geologiche, faunistiche e del patrimonio paesaggistico del Salento” conclude Donno.

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