5 agosto 2016 – Chi ha ragione? Il consorzio TAP o il Sindaco di Melendugno, Marco Potì, con la commissione consiliare sul gasdotto e il Comitato NoTap? Stamane, a Melendugno, si è svolta una conferenza stampa avente per oggetto gli “Ultimi Documenti sullo Stato del Progetto TAP” in cui vengono evidenziate alcune criticità in merito all’Autorizzazione unica del gasdotto che a detta dei promotori dell’incontro con la stampa dovrebbe essere sospesa da parte del Ministero. La motivazione è presto detta, mancherebbe una parte della documentazione che doveva essere presentata entro giugno 2016.
Da parte di TAP, invece, i dubbi e le criticità espresse in merito ad alcune prescrizioni non hanno fondamento e il Sindaco di Melendugno, i componenti della Commissione consultiva comunale sul gasdotto, hanno dedotto erroneamente conseguenze clamorose dalla richiesta a TAP di integrazione documentale relativa alla prescrizione A3 avanzata lo scorso 11 maggio dal Ministero dell’Ambiente e dalla lettera del 9 giugno successivo con cui TAP ha prodotto la richiesta documentazione.
E per avvalorare tale dato TAP rivela che sono in corso, da tempo, i TAP days, dove ogni giorno si svolgono incontri, di routine, al ministero con gli enti coinvolti nelle Verifiche di ottemperanza con TAP, e durante uno di questi incontri, avuto il 2 agosto scorso, è stato analizzato lo stato della documentazione prodotta compresa la prescrizione A3, senza che nessuno abbia ravvisato nulla di lontanamente paragonabile a quanto sostenuto oggi in Municipio a Melendugno. Chi ha ragione? TAP o il Sindaco di Melendugno, Marco Potì? Ai posteri l’ardua sentenza.
Francesco Cappello