Melendugno e Borgagne terra di turismo, accoglienza e di allocchi. Sul territorio, ogni anno, imperversano, prima di ogni avvio di stagione estiva, agenti di commercio e belle fanciulle che muniti di capacità dialettica riescono a rifilare un qualche strano contratto ai malcapitati di turno.
Due anni fa batterono a tappeto il territorio due ragazze che millantavano di lavorare per famosi giornali cartacei nazionali (il Corriere della Sera, Sole 24ore et similia) per convincere le vittime a sottoscrivere la pubblicazione, a spese dei malcapitati, di alcuni volumi sulle eccellenze salentine. Ne conosco tanti che hanno ceduto alle lusinghe di queste signorine e al miraggio di finire su stampa nazionale a buon prezzo.
Quest’anno, il 2016, è invece l’anno di internet. Agenti commerciali di Titrovo.it hanno battuto in lungo e in largo il territorio per la realizzazione di siti aziendali, promettendo esclusività geografica. Alla modica cifra di 99 euro al mese per quattro anni il sito www.nomeattivita.lecce.it oppure www.nomeattivita.melendugno.lecce.it sarebbe volato in prima pagina di Google portando benefici all’azienda. Fin qui nulla di strano, i siti a noi segnalati effettivamente sono in prima pagina, sfortunatamente il nome a dominio, cioè quel www.nomeattivita.lecce.it e www.nomeattivita.melendugno.lecce.it non è intestato all’azienda titolare dell’attività pubblicizzata ma alla web agency che lo ha realizzato. Questa pratica è scorretta perché il nome a dominio deve appartenere al legale rappresentante dell’azienda per la quale viene realizzato il sito e per i domini .it valgono le regole della proprietà industriale, il nome a dominio ha lo stesso valore dei marchi registrati. E’ come se comprassi casa in via Pincopallino e quell’immobile non sarebbe intestato a me ma all’agenzia immobiliare che me l’ha venduto.
Per controllare il proprio nome a dominio cliccare qui e scrivere il tuo nome a dominio senza www.
Francesco Cappello
AGGIORNAMENTO
Ogni tanto torniamo su alcuni articoli per verificare la veridicità delle informazioni. Attualmente il sito titrovo.it pare non godere di buona salute. Il protocollo https non è attivato. Chrome mi comunica che il certificato è scaduto 999 giorni fa. La cattiva abitudine di registrare a proprio nome il dominio dei propri clienti purtroppo non l’hanno persa.