9 giugno 2016 – E’ ormai una lotta senza quartiere quella che si sta svolgendo contro i furbetti dell’ingombrante che depositano la loro spazzatura nelle nostre marine e più in generale ovunque ci sia un po’ di spazio libero. 
Ed ecco così che aree prima pulite diventano aree di deposito indiscriminato di spazzatura, dagli ingombranti al sacchetto, dai frigoriferi, ai penumatici, dai materassi agli eternit e così via. Siamo un popolo di furbetti che crede che sporcare un po’ più in là non porterà a conseguenze negative nel nostro orticello, tanto, poi il problema non ci riguarda e siamo i primi a mettere mi piace sulla prima fesserie ambientalista su Facebook. Le ultime foto pubblicate, invece, da parte della comandante della polizia locale di Melendugno, Antonio Nahi, e di domenica scorsa da parte del vicesindaco, Simone Dima, fanno supporre che l’ingombrante prodotto non sia autoctono ma provenga da fuori dove, forse non esiste un numero verde per il ritiro degli ingombranti. E’ lecito supporre che vi siano proprietari di case nelle marine di Melendugno che forse non hanno molta dimestichezza con il telefono e quindi scaricano l’ingombrante nel primo posto utile, oppure è probabile che i nostri vicini pur di mantenere bello il proprio paesello sporchino quello del vicino. Noi dal canto nostro vogliamo ricordare che Ecotecnica, azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Melendugno, mette a disposizione un numero verde, gratuito per chi chiama da casa (800.210805) e a pagamento modico (chiamata urbana) per chi chiama con il cellulare o lo smartphone (0832.835443).
Francesco Cappello
