C’è stato un tempo che per risolvere i problemi bastava chiamare l’assessore o il sindaco di turno. Lo si chiamava a casa oppure ci si recava presso la casa comunale e si esponeva il problema e poi questo veniva risolto, forse. Poi si è passati all’era dei cellulari e a quel tempo l’assessore o il sindaco di turno rilasciavano il proprio numero a tutti per poi pentirsene qualche tempo dopo. Anche in quel caso forse i problemi venivano risolti. Poi arrivò internet e nacquero i primi forum dove gente sconosciuta iniziò a segnalare le cose che non andavano, gli sprechi, le inefficienze. Molti di questi utenti, sconosciuti, non chiamavano l’assessore o il Sindaco, non lo avevano mai fatto in fondo, ma segnalavano senza remora alcuna, qualcuno più esperto pubblicava anche qualche foto. Infine arrivarono i social network, dove tutti, ma proprio tutti, si sentivano in dovere di segnalare, fotografare, filmare e i poveri amministratori sono sotto assedio. Chi segnala a destra e chi a sinistra e loro, poverini, corrono, corrono, per non far apparire il proprio lavoro inutile, perché non si dica che non si sia fatto nulla, perché non si presentino le marine in tal modo, sporche e i segnalatori si chiedono come queste perle riescano anche a farsi premiare. E’ anche vero che i poveri amministratori, di qualsiasi area e linea temporale siano, non possono accontentare tutti e che i cittadini non siano sempre contenti dell’operato dei loro dipendenti ma, certamente, basterebbe così poco per evitare tali errori.
Francesco Cappello