19 aprile 2016 – Non si placano le polemiche virtuali contro coloro che hanno preferito rimanere a casa invece di andare a votare. Questi commentatori incalliti della tastiera e della realtà virtuale, in queste ultime ore, hanno augurato, ai cittadini italiani e nello specifico al 42% degli aventi diritto al voto melendugnesi, ogni male esistente su questo mondo dimenticando che, come noi, anche loro hanno espresso una volontà politica. Anche la non partecipazione ad una consultazione elettorale è un modo per esprimere un qualcosa, magari dettato dall’indifferenza, dal fatto che fossero impossibilitati ad andare al seggio o solo perché non credevano nel quesito referendario. Ieri pomeriggio siamo stati contattati da alcune testate giornalistiche a tiratura nazionale che ci hanno chiesto come mai Melendugno è uno dei paesi del Salento con la maggior affluenza al voto. La risposta per noi che abitiamo queste terre è semplice. Abbiamo paura di perdere la nostra unica fonte di reddito, abbiamo paura che il nostro mare, e le nostre coste quasi incontaminate, siano preda di multinazionali senza scrupoli e da politici conniventi che per un piatto di lenticchie si vendano ciò che non è nostro. Al Nord, per esempio, non si capisce perché noi ci opponiamo così tanto al gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline) e non si comprende perché, pur non avendo trivelle al largo della costa, oltre il 90% dei votanti ha espresso SI per l’abrogazione di una quisquilia.
Francesco Cappello
Il male si è augurato a ki NN è andato a esprimere una volontà….. E NN politica…!!!!!!!!! NN credo fosse una questione politica , e la rabbia di tutti coloro ke hanno votato È stata che, se fosse stato un referendum molto più importante di questo, la gente si sarebbe comportata allo stesso modo…