Italiani, popolo di poeti, navigatori di FB, ma sodomizzati a vita

18 aprile 2016 – Gli italiani sono una razza strana, un popolo diviso e unito nello stesso tempo. In questi tempi di estrema e feroce digitalizzazione e condivisione estrema il “SI” avrebbe vinto già da alcuni giorni mentre nel mondo reale realtà il quorum non è stato raggiunto. Gli italiani, popoli di santi e navigatori, hanno preferito non andare a votare accettando di buon grado l’invito dei propri governanti che consigliavano l’astensione nell’esercitare il proprio diritto/dovere di voto. Alle 23 di ieri sera, 17 aprile 2016, solo il 32,15% degli aventi diritto ha espresso il proprio voto mentre gli altri 17,86% ha preferito starsene al mare, in montagna o sdraiato nel letto a giocare su Facebook, a condividere cazzate su Instagram e dare del “cazzaro” a Matteo Renzi su Twitter. Gli italiani sono un popolo strano, si lamentano di tutto, si lamentano che la crisi li attanaglia, che non c’è lavoro, del Milan se viene venduto, della Juventus che ruba gli scudetti ma quando c’è da decidere, anche per un quesito insignificante preferiscono delegare o ascoltare la voce di colui che li sodomizzerà a vita. Ieri 15 milioni di italiani hanno espresso il proprio pensiero su un quesito insignificante e sono andati a letto con la coscienza tranquilla mentre gli altri, quelli che hanno preferito astenersi, continueranno a lamentarsi, ipocritamente e hanno dimostrato una volta di più di essere amici delle lobby (estere), dei politici che pensano solo alla propria poltrona e all’accredito sul proprio conto corrente.

Francesco Cappello

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