I maestri costruttori dei muretti a secco nei dintorni sono più vivi che mai tra Le Paesane e La Mediterranea

11 aprile 2016 – Si chiamano in dialetto salentino “Pariti de petre” mentre in italiano significa muro di pietra, ma attenzione non è il classico muro costruito al solito modo. Il “parite de petra” in questione è un muro a secco costruito con pietre informi che da sole non starebbero in piedi ma una accanto all’altra creano una distesa solida che caratterizza le nostre campagne. costruire un muretto a seccoQuelle pietre, poi, disposte in un certo modo hanno creato nei secoli scorsi i famosi furnieddhri, quei caratteristici trulli salentini che hanno costituito un riparo per i contadini colti dalle intemperie quando lavoravano nei campi, e il solo mezzo di locomozione era l’asino o le proprie gambe. Nel settembre 2015 è uscito su una testata online (barinedita.it) un articolo sull’antica arte dei muretti a secco e su come i “paretari” (costruttori di muretti a secco) italiani, in quel di Bari, fossero ormai scomparsi mentre l’arte di lavorare la pietra sopravviveva grazie agli albanesi, ormai, i soli depositari di questa antica tecnica. Desiderosi di sapere se anche nel Salento ci fosse stata questa “moria” di paretari abbiamo fatto una piccola ricerca appurando che tra Borgagne e Melendugno almeno una decina di persone si occupano di questa antica arte, senza contare i paesi limitrofi. I nostri artigiani della pietra sono più vivi e vegeti che mai e basta guardare i muri di delimitazione delle campagne per renderci conto che ci sono metri e metri di nuova costruzione e di ristrutturazione. Le due aziende contattate nel territorio, Le Paesane di De Pascalis Maria Gabriella (di Melendugno) e la Cooperativa Mediterranea (di Borgagne) sfornano ogni giorno nuovi muretti a secco dando al paesaggio «una delimitazione estetica più piacevole, resistente e rispettosa dell’ecosistema» (cit).

Francesco Cappello

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