Due parole populiste sulla compagna corruzione. Dal Regno d’Italia ai Panama Papers

8 aprile 2016 – L’ex-Regno d’Italia è una cosa dedita alla corruzione. I suoi uomini, le donne, chi ci governa e chi ci ha governato sono stati e sono dei corrotti. Con il tempo la corruzione è diventata sempre più una compagna costantemente presente nella nostra vita quotidiana. CORROTTICon il finto passaggio dalla prima alla seconda repubblica il popolino si è illuso che la “compagna” corruzione fosse stata arginata e in qualche modo messa in silenzio ma ben presto si è solo capito che essa ha cambiato stato sociale mirando solo più in alto mentre il popolo miserabile è stato solo escluso dal vortice della corruzione: le cifre si sono moltiplicate sfuggendo dalle nostre povere mani. Me ne rendo conto che sono populista, che sto andando avanti per luoghi comuni ma la corruzione non è un luogo comune? Cosa possiamo fare per sconfiggere la corruzione, niente, nulla è ormai possibile, la compagna corruzione è diventata invincibile, onnipresente e onnisciente, e come tale, forse, si autodistruggerà mentre il popolino, nel frattempo, rimarrà a guardare sperando che una briciola di quel fiume di denaro caschi nelle nostre mani facendoci partecipare al banchetto che da secoli si svolge in Italia come all’estero, leggi Panama Papers.

Francesco Cappello

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