12 gennaio 2016 – Immaginate che vi venga commissionato di dover fare un lavoro, per esempio raccogliere le olive con una raccoglitrice. Vi viene dato un tempo massimo per la realizzazione del lavoro, per esempio 48 ore. In magazzino avete una raccoglitrice di vecchia generazione a cui manca la benzina e che non accendete da tempo, ma voi avete accettato quel lavoro confidando proprio su quella raccoglitrice. Provate ad accenderla e al primo tentativo questa non parte e voi invece di trovare una soluzione rispondete a chi vi ha commissionato il lavoro che il mezzo meccanico non funziona senza spiegare quando eseguirete il lavoro. Ecco questo potrebbe essere il sunto dell’incontro tenutosi oggi a Melendugno tra i genitori, gli amministratori (Melendugno, Calimera, Martano e Martignano) e un incaricato delle Ferrovie Sud-Est. Dal verbale in nostro possesso il funzionario delle autolinee «chiede che venga dato il tempo al Commissario appena nominato di cercare di risolvere i problemi» che affiggono la compagnia di trasporti. Mentre i vostri figli rischiano la vita per andare a scuola il commissario delle Ferrovie Sud-Est sta ancora cercando di trovare una soluzione per tirare fuori dal fango un’azienda agonizzante. Mentre i vostri figli vengono ammassati sui pochi pullman circolanti e voi pagate un biglietto e/o un abbonamento un’azienda di trasporti, un tempo florida, è stata commissariata e la legge di stabilità approvata il mese scorso ha iniettato ben 70 milioni di euro nelle sue casse esauste. Tra venti giorni i partecipanti a questo tavolo hanno promesso di incontrarsi nuovamente per conoscere il futuro di FSE. Speriamo bene. Intanto noi, come redazione, abbiamo deciso di creare un gruppo per segnalare i vari disservizi che interessano questa compagnia di trasporti.
Francesco Cappello