4 luglio 2015 – Oggi è l’indipendence day a stelle e strisce. Gli americani festeggiano la loro indipendenza dagli inglesi. Domani, 5 luglio, i greci voteranno se accettare le imposizioni economiche dell’Europa e magari l’indipendenza economica dagli avidi europei.

da sinistra: Shkelqim Bozgo (Country Manager TAP per l’Albania), il Primo Ministro Edi Rama, Ian Bradshaw, e il mi-nistro Damian Gjiknuri
Quando le Americhe furono scoperte, nel 1492, per conquistare nuovi territori, oltre che con le armi, i conquistadores ricorsero al metodo dello scambio, del baratto. Si regalavano collane e specchi di nessun valore per accumulare giacimenti e fortune che avevano un immenso valore economico nel vecchio mondo. Si potrebbe utilizzare lo stesso metro di paragone con il progetto che TAP (Trans Adriatic Pipeline) ha messo in campo per ammodernare una regione albanese: 100 chilometri di strade lungo il tracciato del gasdotto, costruzione di tre nuovi ponti e ammodernamento di oltre 40 ponti già esistenti. Tu dai una cosa a me (il tracciato del gasdotto, ma non il gas) e fai una cosa una cosa per me (strade e ponti, perline e specchietti). Nell’estate 1959 nel Vietnam del Sud il governo filo americano diede avvio al progetto dei villaggi strategici che avevano lo scopo di distruggere gli sparsi villaggi esistenti ed ammassare l’intera popolazione locale in campi cintati da filo spinato. In più questi villaggi servivano anche a “ingannare” i giornalisti in visita nel Paese per decantare le meraviglie del lavoro e del progetto americano per il paese. Una visita in un villaggio strategico era come una visita in un campo di concentramento nazista dove tutto era pulito e perfetto e nessuno moriva. Anche TAP ha organizzato una visita guidata per la stampa in un “villaggio strategico” (una spiaggia ad Ibiza, Spagna) alcune settimane fa per dimostrare che gasdotto e industria turistica sono un connubio che può andare d’accordo. Corsi e ricorsi storici, gli americani abbandonarono il Vietnam 16 anni dopo.
Francesco Cappello