30 giugno 2015 – Nel quadro delle attività di investigazione per la prevenzione e repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, nella mattinata odierna i Carabinieri di Melendugno, ed i colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Lecce, si sono recati presso l’abitazione di Giorgio ERPETE, 22enne studente incensurato di Melendugno: già da alcuni giorni i militari lo stavano tenendo d’occhio, a causa di strani movimenti che avevano visto il suo coinvolgimento, ed oggi si è deciso di concludere l’attività di osservazione con una perquisizione domiciliare. Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto 6 piante di marijuana, vari contenitori e scatole contenenti marijuana già raccolta per un totale di circa 380 grammi, 3 grammi di hashish, varie bustine in cellophane con chiusura ermetica, un bilancino di precisione di colore nero ed un trita marijuana in metallo.
La sorpresa maggiore è arrivata però quando, nel corso della perquisizione, al piano terra dell’abitazione i militari hanno individuato un locale adibito a bagno, inizialmente chiuso a chiave, ma che veniva quasi subito aperto dopo aver trovato la chiave nascosta in un mobiletto lì nei pressi: il bagnetto era stato trasformato in una serra artigianale per la coltivazione forzata di marijuana con tanto di deposito della stessa sostanza; i Carabinieri quindi repertavano ed individuavano un igrometro, un essiccatoio, altri 8 vasi contenenti la radice e parte del fusto di rispettive piante di marijuana già tagliate, un ventilatore, varie bottiglie contenenti concime liquido e fertilizzanti, due lampade da 400 watt e relativo trasformatore elettrico, vari filtri e materiale riflettente, una busta in cellophane vuota arrotolata con nastro ed un secchio di plastica contenenti residui di marijuana, vari tubi in alluminio allungabili, residui di rami secchi di marijuana e residui di nastro per il confezionamento.
Tutto il suddetto materiale è stato sequestrato dai Carabinieri, e di conseguenza Erpete Giorgio, ritenuto responsabile del reato di “produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, con l’avallo della Dott.ssa Roberta LICCI, P.M. di turno presso la Procura di Lecce, è stato tratto in arresto e tradotto presso la casa circondariale di Borgo San Nicola.
La Redazione