Ricordiamo botti vietati. Proteggiamo i nostri amici animali. L’esperto risponde

Mancano ormai poche ore alla fine dell’anno. Dal 13 dicembre 2014 vige un’ordinanza sull’intero territorio comunale che vieta “accendere, lanciare e sparare materiali pirotecnici e similari”. Il divieto è valido dal 13 dicembre, appunto, fino al 7 gennaio del nuovo anno. Obiettivo dichiarato dell’ordinanza e difendere gli animali secondo l’art. 3 del DPR del 31 marzo 1979. divieto fuoco d'artificioMa cosa succede ai nostri amici a quattro zampe quando esplode un mortaretto o un fuoco d’artificio, come quelli che allietano le nostre feste paesane, per esempio. Abbiamo contattato il nostro veterinario di fiducia, il dott. Andrea Stella, che esercita a Melendugno e gli abbiamo posto alcune domande.

Dott. Andrea Stella i petardi oltre che pericolosi per l’uomo e oltre generare un aumento di polveri sottili sono pericolose anche per cani e gatti. Perché.

«Gli animali hanno una diversa percezione dei rumori. Nell’uomo il senso dell’udito non supera i 20mila Hertz (Hz), il cane e il gatto, che hanno un senso dell’udito molto superiore al nostro, sentono vibrazioni comprese tra i 20mila e i 40mila Hz, quindi – prosegue il dott. Stella – cani e gatti percepiscono il rumore con maggiore intensità rispetto a noi. Senza dimenticare l’olfatto. Per i cani questo è molto importante tanto che riescono a sentire odori ad una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall’uomo e ad una distanza per noi inimmaginabile. I botti, i fuochi d’artificio, generano nel nostro piccolo, o grande amico, di compagnia uno stato d’ansia e terrore che noi non riusciamo a comprendere e che potrebbe accompagnarlo per un tratto della sua vita».

Dott. Stella come possiamo aiutare il nostro amico a quattro zampe.

«Basterebbe evitare di accendere i petardi o i fuochi d’artificio. Poiché oggi è un giorno particolare il mio consiglio è non lasciare soli i nostri amici animali, di accarezzarli e tranquillizzarli. Se piangono o guaiscono non sgridiamoli e soprattutto non somministriamo tranquillanti. È importante che i nostri animali domestici sappiano che noi ci siamo».

Grazie dott. Stella e buon anno.

Francesco Cappello

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