26 dicembre 2014 – Da qualche tempo Facebook propone ai propri utenti una simpatica funzione, si chiama “l’anno di” e il nome dell’utente. Il dodicesimo consigliere, da sempre attento osservatore dell’amministrazione di Melendugno ha regalato al primo cittadino, Marco Potì, questo servizio. Qualche ora fa, quindi, è stata pubblicata una foto del Sindaco che lo ritraè un po’ accigliato e stranito, esattamente come lo vede tre quarti di Melendugno. L’amministrazione a guida Marco Potì si può definire, parafrasando uno slogan conosciuto e un tempo vincente, come senza passione e con poco impegno. Solo negli ultimi giorni, nella piazza virtuale, alcuni amministratori si sono ricordati di esistere e hanno esternato i loro auguri alla cittadinanza, ma poi quegli stessi amministratori, sono tornati di nuovo in letargo, non riuscendo a comprendere che non possono mandare avanti, sempre, i loro sostenitori a difendere il poco operato, ma che ognuno di loro dovrebbe essere comunque presente e se possibile relazionare la cittadinanza sul lavoro svolto. In fondo Facebook e altri social network non sono solo luoghi dove ci sono tanti giochini per passare il tempo, ma dovrebbe servire a rimanere in contatto con i propri amministrati.
Secondo il nostro parere l’amministrazione a guida Marco Potì, a parte l’encomiabile lotta al gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), vive e amministra in modo stentato, effettivamente senza impegno e con poca passione, e quando intuisce che un progetto è valido, per risollevare la propria immagine, un po’ sbiadita, crea i presupposti per assumersene la paternità anche se poi invita, sostiene e siede allo stesso tavolo con un personaggio, Michele Emiliano, che del progetto TAP ne apprezza esclusivamente la strategicità ma non ne comprende le ricadute sul tessuto economico-turistico.
Francesco Cappello