Potì e De Carlo scrivono a Matteo Renzi. Noi invece ci chiediamo, perchè a San Foca? Il video

11 settembre 2014 – Ieri sera è stata pubblicata, su Facebook, la lettera a Matteo Renzi, presidente del Consiglio, a firma di Marco Potì e di Luca de Carlo, rispettivamente primi di cittadini di Melendugno e Vernole. La lettera sarà consegnata al Premier, da una delegazione salentina, a latere dell’inaugurazione della Fiera del Levante a Bari. notapIl contenuto della lettera è presto detto: no al progetto TAP, al gasdotto che deve collegare l’Arzebaijan all’Italia, il progetto che deve trasportare un quantitativo esagerato di gas dal territorio dell’ex-Unione Sovietica in Europa. In questi mesi, in verità sono stati numerosi gli articoli sui vari organi di informazione, di personaggi più o meno noti, soprattutto dopo il parere positivo espresso dalla commissione nazionale Via al megaprogetto. Noi, invece, siamo stati a guardare, non abbiamo pubblicato nulla in merito, nonostante su melendugno.net campeggi la dicitura NO-TAP, nonostante anche noi, quest’estate, come tante altre testate, siamo stati contattati per fornire un preventivo per una campagna pubblicitaria per il cliente TAP.

Noi siamo stati in silenzio perché ancora ci chiediamo, forse ingenuamente, come sia stato possibile che una multinazionale abbia scelto proprio la nostra costa per costruire un micro-tunnel (3 metri di diametro), come sia stato possibile che sia stato scelto proprio il territorio di Melendugno per costruire la centrale di depressurizzazione, una centrale alimentata da un elettrodotto e che sarà a 700 metri dall’abitato di Melendugno. Com’è possibile avere avuto questa fortuna, com’è stato possibile che San Foca, piccola marina salentina sia balzata agli onori della cronaca facendosi conoscere in tutto il mondo per un opera così strategica? La lettera che sarà consegnata dai due primi cittadini nelle manine del Primo Cittadino d’Italia, il buon Matteo Renzi, secondo noi, è solo una mera proforma che non sortirà certamente l’effetto sperato, perché quel gas, in particolare, serve all’Europa per sganciarsi un po’ da Putin, mentre questo gioca alla guerra, e dal gas arabo perché non c’è da fidarsi e poi perché il governo italiano non riesce né può dire no a chicchessia. Per avere qualche delucidazione e qualche risposta su questa fortuna abbiamo estrapolato il video che Giampaolo Russo rilasciò in commissionne al Senato a luglio 2013. Ci sono spunti interessanti e accuse pesanti che il top manager lancia contro due amministrazioni, Vernole e Melendugno, e noi ancora non sappiamo darci una spiegazione plausibile in merito a tutta la vicenda.

Francesco Cappello

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