La spiaggia di Sant’Andrea “invasa” dalla posidonia oceanica. Determinata la pulizia?

28 giugno 2014 – La stagione estiva 2014 è ormai alle porte e fervono gli ultimi preparativi per meglio accogliere i turisti nelle nostre marine. Articoli sui grandi network nazionali, pubblicità negli aeroporti, conquista di bandiere blu e cinque vele di Legambiente tutto per invogliare italiani, e soprattutto stranieri, a scegliere le nostre coste per le loro vacanze. sant'andreaE’ di ieri la determinazione del Comune di Melendugno che porterà la spiaggetta di Sant’Andrea ad essere ancora più bella, la perla di un cofanetto. La determina stabilisce che, per la modica cifra di poco più di 6mila euro, ci si “liberi” della “copiosa presenza di Posidonia Oceanica spiaggiata che determina l’inagibilità dell’unica spiaggia”. Effettivamente la posidonia sulla spiaggia, la cosiddetta “alga” è tantissima e passeggiando per la piccola marina, un occhio attento, si accorge facilmente come Sant’Andrea sia cambiata negli ultimi anni. Crolli, cartelli di allerta ovunque, passeggiate non agibili e tanta posidonia. E ancora più è il fatto che questa pulizia dalla posidonia avvenga a ridosso di luglio, con l’estate iniziata ormai da dieci giorni. E’ anche vero che il meteo un po’ pazzo abbia dato una mano per non far iniziare la stagione estiva 2014 ma è anche vero che tali lavori sarebbero dovuti essere già eseguiti. Si ha l’impressione che la piccola Sant’Andrea, la piccola perla del cofanetto, sia un po’ abbandonata a sé stessa e di essa si sfrutti solo il residuo della bellezza di un tempo.

Il poeta, Giuseppe Russo, diceva

«Beddra comu a prima ulia cu torni, senza tutte dhre ferite e dhri brutti danni» (bella come prima presto vorrei farti tornare senza tutte quelle ferite e senza quei brutti danni) e ancora lo stesso cantore chiedeva, già nel 2013, in tempi non sospetti «Mintiti l’impegnu necessariu e pijati nu giustu provvedimentu pe Sant’Andria noscia, in modu cu se minta in salvamentu (alle autorità tutte rivolgo una preghiera, mettete l’impegno necessario e prendete un giusto provvedimento per Sant’Andrea nostra in modo da metterla in salvo)».

Francesco Cappello

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