Rubano energia elettrica con il magnete: a Lecce e San Donato

21 febbraio 2014 – Sessanta euro e il gioco è fatto. Basta acquistare un magnete su un qualsiasi sito di aste online e il risparmio sulla bolletta energetica è assicurato. Questo devono aver pensato la proprietaria 42enne di una bar di San Donato di Lecce e il gestore di un parcheggio 52enne di Lecce. SONY DSCUn magnete dal costo di 60 euro e la bolletta ENEL si dimezza. Sfortunatamente i due ladri di energia non hanno pensato che magari ENEL ha al suo soldi anche degli ispettori incaricati, insieme ai carabinieri, di effettuare dei controlli. Nella mattinata di ieri i militari della Stazione di Lecce si sono recati presso un parcheggio privato sito in Lecce, dove a seguito di controllo a sorpresa della cabina contatore, hanno trovato installato il famigerato “magnete”: una potente calamita che viene posizionata sul contatore stesso, e permette la rilevazione solo parziale dei consumi di energia elettrica. L’energia sottratta all’azienda erogatrice si aggira intorno ai 5mila euro.

Stessa sorte è toccata anche a M.B., 42enne di San Donato di Lecce, proprietaria di un bar, dove i Carabinieri della Stazione di San Cesario unitamente ad altri tecnici ENEL hanno rinvenuto un altro magnete simile, sempre posizionato sul contatore; in questo caso invece, la stima approssimativa di energia elettrica rubata è del valore di 8mila euro. I tecnici ENEL hanno provveduto a rimuovere i dispositivi e i due ladri di energia sono stati arrestati.

Di trucchi per rubare energia elettrica ce ne sono sempre stati: dal vecchio metodo degli allacci abusivi ai pali Enel in strada, alle ultime tecnologie con computer e calamite sistemate sui contatori per dimezzare o annullare i consumi fino al collegamento “fantasma” alla rete elettrica. Ma la sorte di questi furbetti è sempre la stessa. Presto o tardi qualche ispettore ENEL potrebbe bussare alla nostra porta e chiederci conto delle nostre “malefatte”. In questi tempi di crisi, poi, la tentazione è tanta. L’alternativa è rimanere al buio o pensare a qualcosa di rinnovabile, in entrambi i casi è meglio farlo nella legalità.

Francesco Cappello

Leave a Reply