2 ottobre 2013 – E Melendugno divenne il centro della violenza sui cani nel Salento. Un altro amico a quattro zampe è il protagonista, involontario, di questa triste vicenda e un altro uomo è il suo carnefice. Ne ha dato notizia sulla Pagina Facebook il comandante della Polizia Municipale, cap. Antonio Nahi, “Il Comandante Risponde”, e com’era ovvio sono decine i commenti degli iscritti contro questo ennesimo atto di violenza gratuita. I fatti sono presto detti. Mortalmente ucciso a colpi di fucile un meticcio. A seguito di segnalazione, si legge nel breve comunicato, la Polizia Locale è intervenuta con personale della ASL e il dr. Adriano Cannoletta che ha cercato di salvarlo, ma inutilmente. Ora è stata trasmessa la notizia di reato contro ignoti alle Autorità e avviate le indagini.
La Polizia locale di Melendugno è da sempre impegnata contro l’abbandono, la vendita dei cuccioli o contro la violenza contro questi splendidi amici a quattro zampe. Da queste pagine si è dato annuncio dell’azione della stessa contro i cani abbandonati o venduti al mercato come fossero oggetti, tra tutti basta ricordare il tanto vituperato “sport” di lancio dei cuccioli avvenuto subito dopo ferragosto scorso. Siamo certi che anche in questo caso sarà fatta chiarezza sull’accaduto.
Francesco Cappello
Riportate notizie vere per cortesia. La polizia municipale è intervenita tutt altro che tempestivamente ma solo a seguito di ripetute telefonate anche al 112. Probabilmente se fossero intervenuti immediatamente il cane di sarebbe salvato. Come se non bastasse all arrivo hanno anche riso in faccia alla ragazza che ha fatto la segnalazione, quando la stessa ha fatto notare che in zona esiste un Divieto di Caccia. Evitate pertanto almeno di inneggiare a persone che a mio avviso non lo meritano affatto in questa circostanza. Grazie.
Vero Jerry é stato ucciso a colpi di fucile, ma i fatti dopo l’accaduto son andati in diverso modo.
Jerry, ribattezzato da me e il mio ragazzo, dopo il suo abbandono avvenuto due settimane fa e più (abbiamo anche avvisato la polizia municipale ed è intervenuto un rappresentante dell’enpa) ci siamo presi CURA di lui, portandogli amore e cibo ogni giorno.
Domenica 29 l’amara sorpresa!
Abbiamo trovato Jerry in un angolo sparato a colpi di fucile, in agonia.
Ho allertato il 112, il mio veterinario e la guardia forestale piangendo. La polizia municipale è intervenuta dopo tante persistenze, inoltre era al corrente della circostanza già dalla mattina, ma credevano fosse morto, noi invece l’abbiamo trovato ancora vivo!
Arrivata la polizia municipale ho insistito nel far chiamare urgentemente un veterinario,
nel frattempo, Emanuela Fonte, Stefania Altamura e Miriam Potenza hanno creato un link su internet per una sua possibile adozione o stallo, raccontando la sua triste storia e facendo anche telefonate all’impazzata a chi di competenza. Sono stata anche attaccata perchè volevo avere più informazioni sul perchè della sua fine così atroce. Il giorno seguente sono ritornata con mia zia per riprendere Jerry e portarlo dal mio veterinario ma purtoppo era deceduto dopo una lunga sofferenza di 12 ore. Jerry ci mancherà per sempre! Ora é in un mondo più luminoso e sicuramente più sincero. Sulla Terra é stato maltrattato, abbandonato, fucilato ed infine beffeggiato!
dimenticavo
irene de santis
importante: l’unico gentilissimo è stato il medico veterianario dell1ASL!
Grazie irene per aver voluto farci partecipi dei veri accadimenti.
Francesco Cappello
Questo è l’articolo scritto su lecce7 …… QUELLO CHE ODIO SONO LA FALSITA’ E L’IPOCRISIA, IN QUESTO ARTICOLO CI SONO ENTRAMBE… Io sono zia di Irene e sia l’articolo su questo giornale e l’intervista al comandante sono false. Dopo aver chiamato il 112 e le Guardie Forestali sono intervenuti i vigili di Melendugno chiamati anche dalle altre forze (i cacciatori erano ancora lì), da conoscenti di mia nipote e dalla sottoscritta che ha anche parlato con un vigile maleducato che era in servizio Domenica pomeriggio, chiudendomi il telefono (ripeto, si udivano gli spari dei cacciatori). Non è vero che i vigili si sono comportati correttamente e non capisco voi giornalisti perchè non avete chiesto delucidazioni ai diretti interessati, come hanno fatto altri. Il cane è stato portato dal veterinario dal soccorso animali di castrì accompagnati da Irene e il suo ragazzo, successivamente allontanati in malo modo. L’unica notizia vera è che il cane è stato ferito la mattina presto. Ogni giorno mia nipote portava del cibo al cane, dopo l’abbandono avvenuto più di due settimane fa (segnalato anche il ritrovamento alle autorità ,il cane non era microcchippato e non sono andati nemmeno a farlo) e quel pomeriggio alle h 16:30 l’amara sorpresa. Scrivono “I fatti lo scorso 29 settembre, quando la signora che accoglieva ogni sera il cane, un meticcio libero e microcchippato dal Comune di Melendugno, ha chiamato in lacrime il comandante della polizia municipale, Antonio Nahi, per avvertirlo che lo aveva trovato in una pozza di sangue. La signora, evidentemente sotto shock, pensava addirittura fosse già morto, tanto che il comandante le aveva assicurato che il giorno successivo le avrebbe mandato gli addetti per rimuoverlo”. Chi è questa signora che ha chiamato di mattina piangendo “pensando” fosse morto?? E se anche così fosse, dato che non era certo, aspettano ad andare il giorno dopo?? chi è la signora che accoglieva ogni sera Jerry??
Il veterinario è arrivato alle 18:30 e il cane non aveva il microchip. La sera mio marito ha telefonato al veterinario dicendo di fare di tutto per mantenerlo vivo, così il giorno dopo saremmo andati a prenderlo. Così è stato,sono andata con Irene, ma il veterinario non c’era e abbiamo chiamato, ha detto che il cane non c’è l’aveva fatta, morto alle 23:30 e che i vigili erano al corrente già dalla mattina, ma CREDEVANO fosse morto invece mia nipote l’ha trovato vivo nel pomeriggio! Non capisco perchè sia i comandanti sia i vigili si siano inventati di sana pianta la storia triste di Jerry. Mi rivolgo ai giornalisti, ci sono altri particolari e se vogliono possono chiedere direttamente a mia nipote. L’unico a comportarsi correttamente è stato il sanitario dell’ASL per il resto quello che loro raccontano sono solo bugie.
– Cane ucciso a fucilate: a Melendugno è caccia ai colpevoli
mercoledì 2 ottobre 2013
A Melendugno un meticcio di proprietà del Comune è stato ucciso con un fucile da cacciatore. La polizia municipale indaga su questo brutto episodio.
Sdegno, orrore e rabbia. In paese, a Melendugno, un altro brutto episodio di violenza contro gli animali scuote gli abitanti. Dopo il caso dei cuccioli lanciati come sassi oltre un muro di cinta (uno di loro è anche morto) adesso è arrivata la notizia di un meticcio ucciso dal fucile di un cacciatore. I fatti lo scorso 29 settembre, quando la signora che accoglieva ogni sera il cane, un meticcio libero e microchippato dal Comune di Melendugno, ha chiamato in lacrime il comandante della polizia municipale, Antonio Nahi, per avvertirlo che lo aveva trovato in una pozza di sangue. La signora, evidentemente sotto shock, pensava addirittura fosse già morto, tanto che il comandante le aveva assicurato che il giorno successivo le avrebbe mandato gli addetti per rimuoverlo. Al mattino però la sorpresa: il cane in realtà era ancora vivo, benché decisamente in condizioni gravissime, crivellato dai pallini. Di tutta fretta gli impiegati del Comune hanno quindi deciso si portarlo dal veterinario, Adriano Cannoletta, che nelle ore successive ha tentato il tutto per tutto per salvare la vita alla vittima dell’umana ferocia. Nonostante tutto l’impegno possibile di Asl e veterinario, il cagnolino però non ce l’ha fatta.
Inferocito il Comandante, che di tutta risposta ha postato sulla sua pagina Facebook “Il Comandante Risponde” la storia di questo ennesimo maltrattamento ai danni degli animali, annunciando immediate indagini e denunce. Detto fatto, la denuncia contro ignoti è stata depositata, mentre nel contempo si stanno sentendo le persone che ipoteticamente potrebbero aver visto qualcosa.
“Mi auguro davvero che qualcuno ci aiuti a trovar il responsabile” ha dichiarato Antonio Nahi, “perché questi episodi non si verifichino più. Anzi, faccio appello alla cittadinanza: se qualcuno sa, che parli”.
Intanto sono stati raccolti i primi elementi per comprendere cosa sia accaduto. Dall’esame autoptico del veterinario è risultato che il cagnolone poco prima aveva avuto uno scontro con un altro cane. L’ipotesi più probabile a questo punto è, secondo la polizia municipale, che il meticcio si fosse scontrato con il cane di un cacciatore che, di tutta risposta, ha preso il fucile e gli ha sparato. Tra le persone che saranno sentite nelle prossime ore, proprio alcuni cacciatori della zona.
Caro Signor Cappello, dopo aver letto i commenti di diverse persone circa l`uccisione di un cane, penso che non basta illustrare superficialmente l`accaduto. Bensi anche quello che e`connesso all`accaduto, cosi come l`operato dei responsabili dopo. Io penso che il senso di responsabilita` sulla protezione degli animali non sia ancora molto sviluppato a confronto di diversi paesi europei. Con una piu`accorata ricerca, dei fatti, delle misure prese, ci si appella di piu` alla coscienza dei concittadini