18 settembre 2013 – Mentre scriviamo ci sono uomini e donne che si addestrano per lasciare il pianeta Terra e andare a vivere su Marte. Mentre scriviamo ci sono uomini e donne che, invece, lavorano alacremente per non lasciare il pianeta Terra, ma per inviare sul pianeta Rosso un serpente. Non un rettile qualsiasi, ma un robot che striscia come un serpente e che si dovrebbe comportare come tale. È l’ultima “trovata” di un pool di ingegneri norvegesi del SINTEF, la Fondazione per la ricerca scientifica e industriale norvegese, che hanno pensato di costruire un serpente robot per affrontare il terreno insidioso di Marte e magari spedircelo anche, il serpentello robotico. Il progetto finanziato in parte dall’Agenzia Spaziale Europea costa poco di più di 60mila euro e dovrebbe soppiantare i Rover della Nasa costringendoli a rimanere a terra. Il Rover di esplorazione, Spirit, vanto dell’ingegneria statunitense è stato bloccato dalla sabbia di Marte, questo Rover di nuova generazione e di nuova concezione, si comporterebbe come un rettile e dove fosse in difficoltà potrebbe aggirarla facilmente, stando alla dimostrazione esplicata nel video della presentazione del nuovo “giocattolo”.
Il problema con qualsiasi robot su Marte è la manovrabilità, anche il più agile dei Rover ha limiti che non può superare, quindi la cosa migliore è impiegare i serpenti che sono contorsionisti eccezionali capaci di sondare ogni anfratto, evitando pericoli lungo la strada, affermano entusiasti dal SINTEF. Certo il Pianeta Rosso non è una stanza con tavoli e sedie ma il rettile robotizzato sembra che non veda l’ora di affrontare le calde distese di sabbia di Marte.
Francesco Cappello