Mostre di “Fineterra 2013” ad Acaya. Un successo di oltre 1000 visitatori in un mese

23 agosto 2013 – Grande affluenza per le mostre “Roca nel Mediterraneo” e “Archeologia e follia” di Riccardo Dalisi allestite nel castello di Acaya nell’ambito di “Fineterra 2013”, la rassegna promossa dalla Provincia di Lecce – assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’assessorato provinciale al Turismo e Marketing territoriale, il Servizio provinciale Ambiente, l’Istituto di Culture mediterranee della Provincia di Lecce e la Camera di Commercio di Lecce. fineterra_2013Le due mostre hanno registrato fino ad oggi una media di 1000 visitatori al mese, attestandosi tra le esposizioni più viste nel Salento. “Roca nel Mediterraneo” ripercorre la storia di Roca Vecchia nell’Età del bronzo e del ferro attraverso immagini, sistemi di rappresentazione virtuale del paesaggio, ma anche riproduzioni di materiali archeologici e la ricostruzione dei loro contesti di rinvenimento. Articolato in nove sezioni tematiche, il percorso espositivo ha una finalità principalmente didattica. Il visitatore, quindi, ha l’opportunità di sperimentare un approccio al passato non solo teorico, ma caratterizzato da un contatto diretto ed empirico con le attività produttive degli antichi abitanti del Salento.

La mostra, curata da Oronzina Malecore dell’Istituto di Culture mediterranee della Provincia di Lecce e Luigi Coluccia dell’Università del Salento, con il coordinamento di Luigi De Luca, sarà aperta fino al 26 gennaio 2014 nei seguenti giorni ed orari: dal martedì al venerdì ore 9.30 – 12.30 e 18 – 21; sabato e domenica ore 10 – 12.30 e 18 – 21 (agosto); dal martedì al venerdì ore 9.30 – 12.30 e 17 – 20; sabato e domenica ore 10 – 12.30 e 17 – 20 (settembre). Il costo del biglietto intero è di 5 euro. I bambini dai 6 ai 14 anni, gli over 65 e i gruppi di oltre 25 persone pagano 3 euro. L’ingresso è gratuito per i disabili e i loro accompagnatori.

“Archeologia e follia” di Riccardo Dalisi è una mostra nella mostra, provocatoria e nello stesso tempo universale, nella quale il passato viene contaminato e esplorato per interpretare l’uomo contemporaneo e la sua follia di sopravvivenza. Riccardo Dalisi affronta l’affascinante trama della mente umana lungo il corso dei secoli, dove la storia, “magistra vitae”, cede il passo all’immaginario, dove i “pazzi” aprono vie che poi percorreranno i savi e dove “senza il condimento della follia non può esistere piacere alcuno”. Curata di Cintya Concari e Roberto Marcatti, la mostra di Dalisi sarà visitabile fino al 30 settembre 2013.

Sempre il castello di Acaya, scelto quest’anno come luogo simbolo del festival Fineterra, ha ospitato altre due mostre nell’ambito della rassegna fortemente voluta dalla vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia di Lecce Simona Manca: nella sala del torrione, la videoinstallazione “Landstories”, realizzata da “Four in the Morning” per Expo 2015, in occasione della Biennale di Architettura 2012, a cura di Dario Curatolo, con la regia del direttore di RaiNews24 Monica Maggioni.

Le scuderie dell’antica fortezza hanno accolto “Intrecci di Civiltà. Tradizioni e Visioni”, una mostra dedicata ad alcuni manufatti realizzati da donne arabe e israeliane su progetto e disegno di architetti e designer italiani, nel pieno rispetto della propria artigianalità e nel recupero dei propri materiali autoctoni, nell’ambito di un programma di cooperazione internazionale con i territori palestinesi. Locationn l’ex chiesa di San Francesco della Scarpa a Lecce continua, invece, fino al prossimo 31 agosto, la mostra “A Oriente. Il sogno arabo visto da qui”, curata dal Museo provinciale Sigismondo Castromediano sempre nell’ambito del Festival Fineterra 2013.

Maria De Giovanni

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