Tra Flashmob e gazebi informativi i salentini dicono NO a TAP. Servirà?

22 luglio 2013 – Quella di ieri è stata una domenica all’insegna del dissenso, del No Tap, in diverse forme e in svariati modi. Il flashmob organizzato presso lido San Basilio (dove si suppone sbarcherà il gasdotto) dal movimento 5 stelle e con la partecipazione attiva di due senatori dello stesso movimento, Maurizio Buccarella e Barbara Lezzi. simulazione_esplosione_gasdottoIl gazebo informativo organizzato sul lungomare di San Foca da altri attivisti del movimento 5 stelle e che hanno consegnato oltre mille volantini per far conoscere a cittadini residenti e turisti del pericolo imminente che corrono le marine di Melendugno con la costruzione del gasdotto TAP. In serata, un ulteriore banchetto informativo a Lecce presso Porta Rudiae, sempre organizzato da attivisti pentastellati, ed infine il tentativo di boicottare il concerto di Battiti Live organizzato in Piazza Sant’Oronzo a Lecce da Radionorba e pagato da un finanziamento della Trans Adriatic Pipeline.

Tutte iniziative che tendono a far capire cosa sia Tap, il suo gasdotto e il pericolo che esso comporta anche a coloro che non hanno voluto prendere il volantino oppure che lo hanno gettato subito dopo. Il Trans Adriatic Pipeline (TAP) trasporterà gas attraverso Grecia, Albania e il mar Adriatico all’Italia meridionale e da lì all’Europa occidentale. L’obiettivo del progetto è aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti e diversificare le fonti di gas per i mercati europei, ma non quello italiano che non riceverebbe alcun beneficio dal diventare un serbatoio di gas altrui, un serbatoio pericoloso soprattutto tenendo conto del fatto che dalla Sicilia non giungono proprio buone nuove. È del 20 luglio scorso la notizia che nel comune di Sciara, in provincia di Palermo i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per domare le fiamme divampate ad un metanodotto, probabilmente a causa di una condotta danneggiata.

Francesco Cappello

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