23 giugno 2013 – E’ stato denunciato per tentata truffa ai danni di un orafo leccese un giovane ventiquattrenne partenopeo, S.G., già noto alle forze dell’ordine e non nuovo ad analoghi episodi. La sera di venerdì scorso, verso le 19.30, ha cercato di smerciare oro falso in una gioielleria del centro di Lecce. Solo l’esperienza e l’abilità del titolare del negozio hanno fatto sì che il raggiro non si concretizzasse. Il negoziante, accortosi dell’inganno, ha immediatamente avvisato i Carabinieri che hanno bloccato ed identificato il truffatore in trasferta. S.G. si è presentato in gioielleria dicendo di voler permutare un bracciale in oro bianco con un oggetto di pari valore. L’orefice, nonostante vi fosse il logo 750, ha visionato il monile, lo ha esaminato con attenzione, accorgendosi anche di alcune anomalie. Il bracciale non era d’oro bianco ma acciaio inox. E, a quel punto, ha avvisato il 112 ed una pattuglia dell’Aliquota radiomobile è giunta immediatamente sul posto. L’esercente ha poi riferito, ai Carabinieri intervenuti, che, a seguito della tentata truffa, poco prima anche suo fratello, socio della medesima attività commerciale, era stato a sua volta truffato. Un’altra cliente era entrata infatti per una permuta ed aveva lasciato un paio di orecchini, sostituendoli con altri di pari valore. Gli orecchini costavano 200 euro. Esaminando con maggiore attenzione i monili permutati si è accorto di essere stato truffato, perché i gioielli non erano d’oro.
Le indagini proseguono. Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere della gioielleria per risalire all’identità della donna. I Carabinieri, poi, stanno accertando se il napoletano e la donna fossero in combutta e se con la stessa tecnica siano state messe a segno altre truffe in città ai danni di esercenti del settore orafo.
La Redazione