Andirivieni sospetto: arrestato 33enne di Galatina per 20 piante di Maria

6 giugno 2013 – I militari della Stazione di Galatina hanno fermato, nel tardo pomeriggio di ieri, un uomo che deteneva in casa, ai fini dello spaccio 20 piante di “MARIJUANA” di un’altezza di circa 80 cm l’una. de_filippi_oronzo_galatinaL’uomo, De Filippi Oronzo, 33enne originario di Galatina ma residente a Cutrofiano, già segnalato come consumatore abituale di sostanze stupefacenti, era già da tempo sotto controllo da parte dei Carabinieri della Stazione di Galatina e dai colleghi della Stazione di Cutrofiano in quanto da qualche mese da e per la sua abitazione di Cutrofiano, in aperta campagna, era stato notato, dalle pattuglie in normale servizio di controllo del territorio, un via vai di persone di diverse età, sia uomini che donne a tutte le ore del giorno e della notte. Insospettiti da tali frequenti e insoliti movimenti di auto nella zona isolata, i Carabinieri di Cutrofiano ed i colleghi di Galatina avevano così predisposto un servizio di osservazione da qualche settimana, studiando i movimenti intorno alla casa ed i tragitti da e per l’abitazione. Nel pomeriggio di ieri ad uscire dalla sua abitazione è stato invece proprio il De Filippi, i Carabinieri lo hanno pedinato fino a Galatina, dove era diretto per una cessione di stupefacente ed il contatto con alcuni tossicodipendenti della cittadina e poi nuovamente sulla strada del rientro a Cutrofiano. Avuto l’ennesimo riscontro sulla attività illecita del soggetto ne è seguita un’accurata ed approfondita ispezione e perquisizione personale e domiciliare che consentiva il rinvenimento di ben 20 piante di “MARIJUANA” di altezza 80 cm circa in una vera e propria serra cui era stata adibita la veranda dell’abitazione, nonché di una pistola calibro 6,35, marca ses, matricola abrasa, che si trovava abilmente occultata dietro un intercapedine realizzata alle spalle del bidet all’ interno del bagno. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce.

 La Redazione

Leave a Reply