16 febbraio 2013 – Un enorme pira di legname svetta alta verso il cielo affianco all’oratorio a Borgagne. Sul lato destro la focara di Sant’Antonio è stata addirittura puntellata perchè si teme che essa possa cedere sotto il peso delle fascine, ma è probabile che quando sarà accesa, questa sera, potrà comunque venir proprio giù da quel lato. Doveva essere accesa ieri sera, ma per esigenze gastronomiche, il venerdì di quaresima non si mangia carne, prenderà fuoco invece oggi e le fiamme si alzeranno verso il cielo per purificare e fecondare il terreno.
La focara di Borgagne chiude una lunga sequela di focare andate a fuoco in questo inizio d’anno e testimonia come tale tradizione sia sentita da ogni comunità salentina.
Quella di Melendugno era stata accesa il 27 gennaio scorso, mentre quella più famosa di Novoli era stata consumata quasi un mese fa.
Francesco Cappello
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