Il pirata Kim DotCom accusa i discografici americani di boicottare il suo Mega

16 gennaio 2013 – Il tedesco Kim Dotcom, accusato di pirateria dagli Stati Uniti, ha, a sua volta, accusato le case discografiche di boicottare la campagna di lancio per il suo Mega, il nuovo portale, che prenderà avvio il 19 gennaio prossimo. Il pirata kim dotcomDotcom lamenta sul suo account Twitter che alcune case discografiche hanno fatto pressione su una decina di canali televisivi e stazioni radio in Nuova Zelanda per affossare la campagna pubblicitaria legata al lancio di Mega. Il pirata tedesco ha aggiunto che non è colpa del gruppo dei media, ma delle etichette discografiche che “abusano del loro potere”.

Mega è un portale per l’archiviazione online di file che dovrebbe prendere il posto di Megaupload, sito di file storage chiuso proprio il 19 gennaio 2012. La chiusura di Megaupload e Megavideo lo scorso anno, durante un’operazione di polizia contro la pirateria informatica, aveva causato sconforto nel panorama “piratesco” internazionale, soprattutto in quello italiano. La chiusura di Megaupload aveva incluso anche l’arresto di Dotcom e molti dei suoi partner in Nuova Zelanda, in Europa e il congelamento dei conti correnti del milionario tedesco.

In seguito Dotcom, rilasciato il 22 febbraio 2012 scorso, ha lavorato da allora per riportare online i suoi servizi nonostante la giustizia statunitense lotta, da quasi un anno, contro quella della Nuova Zelanda per avere tra le mani il “povero” Kim che con i suoi servizi online ha causato danni per centinaia di milioni di dollari.

Francesco Cappello

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