Google evade le tasse. Nel 2012 spostati quasi 8 mld di euro alle Bermuda

16 dicembre 2012 – Google ha risparmiato altri due miliardi di euro di imposte sul reddito, spostando quasi otto miliardi di euro in una società di comodo alle Bermuda nell’ultimo anno, lo ha rivelato Bloomberg News. google_evasione_fiscaleDirottando le sue entrate nelle isole di Bermuda, che non ha tasse sul reddito delle società, Google può risparmiare circa la metà della sua aliquota fiscale. Gli oltre sette miliardi di euro rappresentano circa l’80 per cento dei guadagni al lordo delle imposte. La notizia è stata rivelata in un comunicato pubblicato il 21 novembre scorso nei Paesi Bassi.

In un periodo di crisi profonda in cui versa l’Europa, i governi hanno esortato i paradisi fiscali ad espellere quelle società che distraggono dal fisco una somma pari a quasi mille miliardi di euro all’anno.

«La strategia fiscale di Google, e delle altre multinazionali, è motivo di profondo imbarazzo per i governi di tutta Europa – ha dichiarato a Bloomberg Richard Murphy, commercialista ed esperto fiscale inglese – Se loro non pagano la gente capisce che se Google non paga, qualcun altro dovrà pagare i servizi altrimenti questi rischiano di essere tagliati».

Mentre Google cerca di schivare le tasse una domanda sorge spontanea: perchè il colosso informatico invece di reinvestire o tenere il denaro negli Stati Uniti preferisce spostarlo in un paradiso fiscale? É vero l’Europa non è il luogo migliore, di questi tempi, per investire, ma negli Stati Uniti le tasse sono aumentate?

Francesco Cappello

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  1. Bruno Pascali

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