22 novembre 2012 – Che il sito istituzionale del comune di Melendugno fosse esteticamente brutto lo sapevamo già e che fosse stato realizzato solo perchè obbligatorio lo avevamo capito, e a dirlo non siamo noi, che potremmo avere un qualche interesse particolaristico. Ad affermarlo è il Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione tramite il servizio “La bussola della Trasparenza dei Siti Web”. Facendo la verifica in tempo reale si scopre che il sito soddisfa solo 2 dei 42 indicatori di linea guida: presenza dell’indirizzo di PEC (indicato con faccina gialla) e presenza dei bandi di concorso (indicato con faccina verde).
Le altre 40 faccine sono tutte rosse e tutte arrabbiate e dispiaciute. Quaranta i punti che mancano all’appello: Informazioni relative all’Ufficio relazioni con il pubblico (URP); Sezione Trasparenza valutazione e merito, e anche se presente viene indicata sul sito in maniera errata e quindi dal sistema non viene presa per buona.
É assente il programma triennale per la trasparenza e l’integrità ed il relativo stato di attuazione e via di questo passo fino ad arrivare a 42 linee guida, di cui 40 disattese. Capitare, per caso quindi sul sito istituzionale del Comune comporta solo un giro a vuoto perchè la ricerca o la consultazione del sito è un’inutile perdita di tempo che giova a poco perchè basta mettere altre chiavi di ricerca su internet, su Google in particolare, et voilà, ecco che appare ciò che si cerca.
Francesco Cappello