20 novembre 2012, MELENDUGNO – Le brutte abitudini, come quelle buone, non si dimenticano mai. É ricominciata la barbara pratica di avvelenare cani e gatti, di proprietà o randagi, non c’è alcuna differenza. Fino adesso sono stati sette i cani e gatti soppressi. L’ultimo in ordine di tempo, e noto, è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. Un cucciolo di soli tre mesi ne ha fatto le spese di questa pratica incivile. Il problema degli avvelenamenti a Melendugno e Borgagne è conosciuto da tempo.
In due anni sono stati, 80 gli animali uccisi, avvelenati con topicida o con il famigerato lumachicida. Ottanta, tra cani e gatti, noti, di cui sono stati salvati solo otto grazie all’intervento dell’Associazione Zampa Libera e del dott. Adriano Cannoletta. Non è dato sapere quanti invece ne muoiono senza averne notizia.
Contattato un esponente dell’Associazione ci ha rivelato che sarebbe preferibile fare sempre la denuncia, se vi è un sospetto, di avvelenamento. Nel 2011 le denunce presentate sono state una ventina:
«non servono granchè, ma sono necessarie per far interessare la Procura di Lecce e allo stesso tempo il nostro Sindaco, Marco Potì, che si autodefinisce un animalista».
La Redazione